Ricco di proprietà benefiche e privo di controindicazioni, l’olio di CBD di qualità si sta affermando sempre più.
Negli ultimi anni la diffusione di prodotti derivati dalla cannabis sta crescendo considerevolmente.
Ciò è senza dubbio attribuibile ai numerosi benefici che il consumo di tali prodotti sembra generare nell’organismo, senza doversi preoccupare degli eventuali effetti avversi, i quali, per il momento, sembrano non esistere.
Di seguito un’infarinatura innanzitutto di che cos’è l’olio di CBD, dei principali vantaggi che si possono trarre dal suo consumo e delle modalità che lo interessano.
Cosa si intende con olio di CBD?
Con l’espressione “olio di CBD” ci si riferisce all’olio ottenuto dalle infiorescenze della cannabis sativa. Anche noto come olio di canapa, presenta un’alta concentrazione di cannabidiolo, il principio attivo della cannabis responsabile, tra altri, del famoso effetto rilassante comunemente associato all’assunzione della pianta.
Come sappiamo, il CBD non è l’unico principio attivo contenuto nella marijuana. I famosi effetti psicotropi associati al suo consumo sono infatti da attribuire al tetraidrocannabinolo. L’irrisoria quantità di THC, che prodotti come l’olio di CBD presentano, non risulta sufficiente a scatenare alcuna alterazione della psiche. Ciò lo rende completamente sicuro e soprattutto legale.
Il successo che questi derivati della cannabis stanno avendo negli ultimi tempi, è indubbiamente da attribuire ai numerosi benefici che sembrerebbero apportare a coloro i quali li consumano.
Benefici e controindicazioni
Come anticipato, il CBD è un prodotto che di recente si sta diffondendo a ritmi incalzanti anche grazie alle ricerche scientifiche che sembrerebbero attribuirgli numerose proprietà terapeutiche. In particolare, pare risultare estremamente utile nel trattamento di diverse patologie di seguito esplicitate. Fondamentale citare la sua estrema tollerabilità da parte dell’organismo e la totale assenza di controindicazioni collegate al suo utilizzo.
Stando ad una ricerca condotta nel 2006, il CBD sembrerebbe essere particolarmente utile nel trattamento del cancro, specialmente di quello al seno, grazie alle sue capacità di inibire lo sviluppo e la diffusione delle cellule tumorali.
Grazie alle sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie, si stima che sia particolarmente indicato per il trattamento del dolore cronico e non.
Inoltre, recenti studi dell’unità clinica di Psicofarmacologia dello University College of London, dimostrano come il cannabidiolo abbia proprietà utili al trattamento dei danni causati dalle dipendenze dalla nicotina e dall’alcol.
In aggiunta, le sue appurate proprietà rilassanti possono agire sia sull’apparato muscolare, producendo effetti antispastici, che sulla psiche, apportando vantaggi di vario genere, tra i quali contenimento dell’aggressività, la riduzione dei sintomi della schizofrenia e dei sintomi dell’ansia, anche in casi di stress post-traumatico.
Le proprietà rilassanti di cui sopra, contribuiscono notevolmente anche in merito al trattamento del sonno, facilitando l’addormentamento anche in soggetti affetti da insonnia.
Ultima, non certo per importanza, è la sua efficacia anche in ambito cosmetico e dermatologico. Viene infatti impiegato con successo nella produzione di prodotti ottimi per il trattamento dell’acne e per contrastare gli effetti del tempo sulla pelle. Anche i capelli possono trarne beneficio, che risultano più morbidi e apparentemente sani.
Come si può assumere?
Esistono svariate possibilità per chi fosse interessato a provare personalmente le innumerevoli proprietà benefiche descritte sopra.
Prima fra tutte, per diffusione e soprattutto versatilità di utilizzo, è appunto l’olio di CBD. Una volta estratto dalle infiorescenze, l’olio viene diluito con olio di semi di canapa. Può trovarsi in diverse concentrazioni, a seconda appunto dell’utilizzo che se ne vuol fare.
La modalità che darà gli effetti più rapidi è quella dell’assunzione per via sublinguale, ma ne esistono molte altre.
L’olio può infatti essere ingerito in capsule, ma anche aggiunto ai cibi o alle bevande che vengono consumate abitualmente.
Ogni modalità presenta vantaggi diversi e permette infatti al singolo consumatore di scegliere la più adatta alle proprie esigenze. Le capsule per esempio, oltre a consentire un dosaggio preciso evitando eventuali sprechi, possono essere preferite in quanto insapori. Necessiteranno però di tempi leggermente più lunghi per fare effetto.
Di contro, l’assunzione sublinguale che come già detto è quella di più celere assorbimento, non risparmia la degustazione dell’olio, non sempre gradita. Stesse caratteristiche per l’assunzione tramite cibi e bevande, anche se in forma minore sia in termini di cattivo sapore che di rapidità nel sortire gli effetti desiderati.
Nonostante l’olio sia il prodotto più versatile, è doveroso citare le altre opzioni disponibili in termini di derivati della cannabis light.
Il cannabidiolo può essere assunto anche attraverso l’inalazione dei vapori generati dalla sigaretta elettronica e si trovano in commercio tantissimi e-liquid che lo contengono. Gli effetti anche in questo caso non tarderanno ad arrivare, garantendo una percezione di rilassatezza quasi immediata.
Esistono inoltre i cristalli di CBD, che ne rappresentano anche la sua forma più pura e si ottengono attraverso un processo di raffinazione capace da concentrare il principio attivo al punto da portare l’olio a cristallizzare appunto.
Un’ulteriore modalità di assunzione del cannabidiolo è quella che vede protagonista il settore cosmetico. Sono disponibili in commercio numerosi prodotti, quali creme, pomate, oli e unguenti che permettono di godere delle proprietà del CBD attraverso la pelle.
In conclusione
Alla luce delle considerazioni fatte, non risulta difficile comprendere la forza che la diffusione di questo versatile principio attivo sta assumendo ultimamente.
Non è da sottovalutare l’assenza di controindicazioni che presenta, soprattutto considerando l’importanza che pare avere in questioni mediche che spesso vengono affrontate con terapie già di per sé estenuanti e costellate di effetti collaterali.
Tanti benefici in molteplici ambiti, nessun effetto avverso documentato e origine 100% naturale. Insomma…CBD? Perché no?