Lo scoppio di una pompa che porta il carburante in una torre di raffinazione della parte Est ha innescato l’incendio, due intossicati lievi e un paio di malori per il panico tra i residenti. La nube, portata dal vento, si starebbe spostando verso l’Alessandrino. Chiusa la strada che porta a Pieve del Cairo. Le fiamme non verranno spente prima di qualche ora

01 Dicembre, 2016

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SANNAZZARO. Ci sarebbero due addetti intossicati per l’incendio nell’impianto Est della raffineria Eni di Sannazzaro, un paio di malori in paese e a Ferrera per l’attacco di panico causato dalla vista della nuvola nera. I vigili urbani hanno girato per le strade di Sannazzaro per dire ai cittadini di chiudersi in casa in attesa di aggiornamenti. Stessa indicazione anche per i cittadini di Pieve del Cairo e dei Comuni che si trovano in linea d’aria tra Sannazzaro e Tortona, dove il vento starebbe portando la nube.

Secondo l’Asl non ci sono ricadute di particolato, probabilmente perché il prodotto bruciato era raffinato. Il fumo saliva in verticale e secondo l’Asl non ci sarebbe rischi per i residenti. L’unica strada chiusa è quella che porta a Pieve del Cairo, perché passa davanti alla raffineria. Scuole chiuse venerdì a Sannazzaro e Pieve del Cairo.

Sembra che l’incidente sia stato causato dallo scoppio di una pompa che porta il carburante in una torre di raffinazione della parte Est della raffineria. La centrale operativa del 118 ha ricevuto diverse richieste di intervento da parte dei residenti di Sannazzaro e Ferrera, spaventati da quanto stava accadendo. Verso la zona dell’esplosione i vigili del fuoco hanno fatto convergere squadre da tutta la provincia. La raffineria Eni sta gestendo l’emergenza con il supporto dei pompieri e della Protezione civile. Due automediche del 118 resteranno a Sannazzaro e nei paesi vicini fino a tarda ora per ogni evenienza.

Alle 19 si è concluso in raffineria un incontro tra i sindaci di Sannazzaro e Ferrera, il comandante provinciale dei carabinieri, dei vigili del fuoco e del 118, e i tecnici di Asl e Arpa per verificare la situazione. I tecnici Arpa ora devono verificare la composizione delle sostanze bruciate e quali conseguenze l’incendio ha prodotto in termini di inquinamento.

Le fiamme non potranno essere spente prima di qualche ora, cioè fino a quando il fuoco non avrà bruciato tutto il carburante arrivato dalla pompa esplosa. Alle 19 i vigili del fuoco non erano ancora riusciti ad avvicinarsi al punto in cui l’incendio si è innescato a causa delle alte temperature, ma la situazione si è fatta meno grave di come appariva alle 16.

Fonte: La provincia Pavese

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