La crisi climatica che stiamo vivendo ci impone di non abbassare la guardia e ci richiede uno sforzo costante contro il cambiamento climatico. Nel silenzio assordante dell’ultima conferenza sul clima, quella dello scorso dicembre a Katowice, solo una voce pacata ma decisa è rimasta nella testa di milioni di persone e continua a diffondersi e a smuovere le coscienze. Solo una voce ha portato migliaia di persone a scendere in piazza e a manifestare contro l’inerzia dei governi nella lotta al riscaldamento globale. Questa voce non è stata quella di un saggio politico, né di un giovane leader. Questa voce non è venuta da un illuminato studioso né da un carismatico manifestante. Questa voce è uscita dalla bocca di una ragazza di sedici anni di nome Greta Thunberg che dopo giorni di sciopero della scuola, per richiamare l’attenzione mondiale sul problema del cambiamento climatico, ha parlato davanti ai Presidenti di tutto il mondo e li ha rimproverati con queste parole: “Finché non vi fermerete a focalizzare cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza di risolvere questa crisi climatica (n.d.a.)”.
Le sue parole e il suo esempio hanno dato il via a una serie di scioperi studenteschi in tutto il mondo, che culmineranno con lo sciopero internazionale di venerdì 15 marzo. Al grido di “Fridays For Future” migliaia di studenti in tutto il mondo, e in tante città italiane, si stanno ritrovando ogni venerdì nelle piazze cittadine, armati di cartelli, per ricordare che il cambiamento climatico è la più preoccupante crisi di questo tempo.
Anche a Parma è possibile partecipare al Fridays For Future, l’appuntamento ricorre ogni venerdì alle ore 18 in Piazza Garibaldi.
La lotta al cambiamento climatico è “la sfida di oggi“. L’ho scritto qualche anno fa in un libro, ce lo ricorda adesso la pacata e incisiva voce di Greta.