Parlamento europeo: votata la direttiva per un’aria più pulita entro il 2035

A pochi giorni dalla Giornata Internazionale dell’Aria pulita e dei Cieli Blu, celebrata il 7 settembre scorso, e dall’appello con cui 24 associazioni, insieme a Cittadini per l’aria, hanno invitato i Parlamentari Europei italiani a schierarsi – nel voto sulla nuova proposta di direttiva previsto ieri in sede Plenaria a Strasburgo – per la tutela della salute, il Parlamento Europeo ha approvato un testo di Direttiva sulla Qualità dell’Aria Ambiente che prevede un significativo abbassamento dei limiti per gli inquinanti entro il 2035.

Con 363 voti a favore, 226 contro e 46 astensioni, i deputati hanno fissato valori limite e obiettivi più rigorosi (da raggiungere entro il 2035), rispetto alla proposta della Commissione, per diversi inquinanti, tra cui particolato (PM2.5, PM10), NO2 (anidride carbonica), SO2 (anidride solforosa) e O3 (ozono).

I parlamentari riuniti ieri a Strasburgo hanno accolto la proposta di emendamento – che pur ritardando di cinque anni il termine adottato dalla risoluzione della Commissione Ambiente a giugno – che prevede l’entrata in vigore dei limiti per gli inquinanti stabiliti dalle Linee Guida sulla qualità dell’aria dell’OMS entro il  2035.

Una delibera che si pone nell’ambito della negoziazione volta a riformare la Direttiva sulla Qualità dell’Aria Ambiente oggi vigente, ormai lontana anni luce dall’evidenza scientifica emersa nell’ultimo decennio circa il danno causato dall’inquinamento atmosferico alla salute umana, e che riconosce il diritto dei cittadini di rivolgersi ai tribunali al fine di ottenere la protezione del loro diritto di respirare aria pulita laddove le autorità preposte non adempiano agli obblighi ad esse demandati oltre che il diritto di essere risarciti ove il loro diritto sia stato violato.

«L’Italia conta un quinto della mortalità prematura in Europa derivante dall’inquinamento atmosferico ed è, quindi, un vero peccato che i parlamentari europei non abbiano seguito l’opzione definita dalla Commissione ENVI che fissava il termine per il rispetto dei limiti al 2030» afferma Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria, associazione che sin dalle prime battute segue l’evoluzione della negoziazione. «La delibera è, comunque, un passo avanti importante che ci auguriamo convinca le nostre amministrazioni e i governi europei che i cittadini chiedono loro vera protezione dall’inquinamento dell’aria. Una protezione che va messa in atto sin d’ora con decisione e serietà» conclude Gerometta.

«Un successo della ricerca epidemiologica ambientale costante e continua, nella sintesi delle evidenze attraverso le revisioni sistematiche, nelle raccomandazioni come le WHO Air Quality Guidelines, e nelle attività di advocacy che si sono susseguite» fa notare Francesco Forastiere, epidemiologo e professore all’Imperial College e fra i contributori delle nuove Linee Guida dell’OMS. «Quelli che erano semplici risultati della ricerca si sono trasformati in un provvedimento di legge che protegge la salute di tutta la popolazione europea».

Il testo della Direttiva adottato oggi in sede plenaria è stato riaffidato dal Parlamento alla Commissione Europea per la prosecuzione del processo legislativo.