Il traffico e lo sversamento illecito di rifiuti speciali continua ad essere uno dei maggiori business della criminalità organizzata, capace di creare una rete inossidabile con le imprese che si avvalgono del “servizio”, a basso costo economico per loro ed altissimo costo ambientale per tutti noi.
Questa volta la notizia arriva da Reggio Calabria, dove nei giorni scorsi è stato effettuato una maxi-operazione nei confronti di un’azienda reggina,”Ambiente & Servizi srl“, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria e condotta dal personale della Polfer e del Gruppo Carabinieri forestale in collaborazione con la Polizia di Stato e l’Arma. Cinquantadue le persone denunciate per traffico illecito di rifiuti speciali e attualmente in stato di libertà. L’azienda era il principale collettore dove venivano illegalmente conferiti i rifiuti: posti sotto sequestro i locali adibiti alla raccolta dei rifiuti, gli attrezzi di pesa, tre veicoli industriali assieme ai conti correnti bancari e postali intestati ai soci della società. Sequestrati altri 40 veicoli, dislocati anche in altre regioni italiane e utilizzati da privati per il conferimento dei rifiuti pericolosi. In uno dei veicoli sequestrati sono stati trovati 30 proiettili calibro 7.65, il proprietario, già detenuto per porto abusivo di arma da fuoco, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria anche per possesso illegale di munizionamento.
Connivenza tra criminali e imprenditori. L’attività di indagine si è concentrata in un quartiere ad altissima densità criminale, questo a conferma del forte connubio tra organizzazioni delinquenziali e aziende private, all’apparenza legali, che rende ancora più difficile portare alla luce i traffici illeciti. Tutto questo porta a tempi molto lunghi d’indagine e quindi reiterazione dell’attività illecita per anni, con danni all’ambiente molto spesso irreparabili.
Reggio Calabria, scoperto traffico illecito di rifiuti speciali
