“Non c’è bisogno che la Nasa faccia un monitoraggio ambientale politicamente corretto”. Lo ha detto un consulente del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump in campagna elettorale, Bob Walker.

FORT WORTH, TX - FEBRUARY 26: Republican presidential candidate Donald Trump speaks at a rally at the Fort Worth Convention Center on February 26, 2016 in Fort Worth, Texas. Trump is campaigning in Texas, days ahead of the Super Tuesday primary. (Photo by Tom Pennington/Getty Images)

L’uscita di Bob Walker al quotidiano britannico Guardian conferma quanto detto da Trump in campagna elettorale. Per il tycoon americano, le ricerche sul cambiamento climatico sono sempre state “profondamente politicizzate”, con uno strapotere della NASA, un “inganno inventato dai cinesi per rendere meno competitiva l’economia americana”.

“Noi vediamo la Nasa in un ruolo esplorativo, nella ricerca sullo spazio profondo – ha detto Walker al Guardian -. La scienza rivolta alla Terra sta meglio in altre agenzie, dove è la missione primaria. Penso che sia difficile formare tutti i programmi della Nasa in corso, ma i programmi futuri devono essere collocati definitivamente presso altre agenzie. Credo che la ricerca sul clima sia necessaria, ma è stata pesantemente politicizzata, il che ha minato molto del lavoro che i ricercatori hanno fatto. Le decisioni di Trump saranno basate su scienza solida, non su quella politicizzata”.

Ora, dopo le parole di Walker, quelle minacce di far uscire gli USA dall’Accordo di Parigi sul clima sembrano ancor più concrete.