Un odore nauseabondo e malessere tra bambini. È accaduto questo, qualche giorno fa, a Montichiari, in provincia di Brescia.

discariche-montichiari

I bambini si trovavano a scuola, un edificio al centro di un territorio in cui insistono ben 10 discariche, in cui ne è stata chiesta l’autorizzazione per ulteriori 2 e in cui esistono ben due impianti a biogas, dove è ricorrente lo spandimento di fanghi di depurazione sui suoli, è in corso il rifacimento di alcune strade e le relative asfaltature. Sei dei 15 bambini di 9 anni colpiti da un improvviso malore in aula sono stati ricoverati, restando in osservazione all’ospedale di Desenzano. Nove loro compagni e due insegnanti sono stati invece dimessi al termine di una serie di accertamenti clinici. L’allarme è scattato attorno alle 9,40 alle scuole elementari della frazione di Montichiari, da mesi in ostaggio di un tanfo insopportabile. Alcuni alunni della 4 A e della 4 B e due maestre hanno cominciato a lamentare bruciore agli occhi e alla gola. Quasi tutti sono stati in preda a conati di vomito. Sul posto sono prontamente arrivati i Vigili del fuoco e le ambulanze. In seguito all’accaduto non è stata disposta dal sindaco la chiusura della scuola e fin dal giorno dopo i bambini sono tornati nelle aule, nonostante non sia stata fatta chiarezza sulle cause del malore, non avendo ancora ricevuto i dati delle analisi di Arpa.

La denuncia. La denuncia arriva da Alberto Zolezzi, deputato M5S della Commissione Ambiente e della Bicamerale sul ciclo dei rifiuti che, insieme ai deputati bresciani del M5S, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente: “E’ una situazione gravissima per quella che è stata definita la Terra dei fuochi del Nord. I bambini hanno avuto nausea, vomito, lacrimazione, capogiri. E nel sangue di alcuni di loro è stata trovata carbossiemoglobina elevata (2,5%)”. La Regione Lombardia ha approvato una legge per limitare l’indice di pressione a 160.000 metri cubi di rifiuti per km quadrato, mutuandola dall’attuale pressione ambientale di Montichiari, tale proposta è ferma per i ricorsi delle aziende.

Cosa ancora più grave è che le lezioni sono riprese il giorno dopo nonostante il persistere di cattivi odori. E, dopo il ponte del primo novembre, i bambini torneranno a scuola senza alcuna garanzia per la loro salute. Come già detto, gli esiti degli accertamenti eseguiti da ARPA Lombardia non sono stati ancora resi noti, neppure nel corso della seduta della Commissione ambiente del Comune di Montichiari (BS), convocata il 26 ottobre dal consigliere M5S Rossi Paolo e da altri 4 consiglieri di minoranza per chiedere al Sindaco di riferire in merito ai malori e in cui era presente Arpa, ATS e il deputato M5S Alberto Zolezzi. In particolare ARPA non ha reso noto l’esito del campionamento per acido solfidrico (può essere mortale in pochi minuti a elevate concentrazioni).

La reazione. Si è levata forte la protesta dei genitori dei bambini i quali hanno organizzato, nei giorni immediatamente successivi, una fiaccolata per manifestare la loro preoccupazione e per chiedere sicurezza per i propri figli. Il dito è puntato soprattutto contro le discariche che accerchiano il comune di Montichiari e la frazione di Vighizzolo, in particolare Gedit e Systema, nonostante le verifiche ambientali iniziali non abbiano evidenziato alcuna criticità. La Gedit ha ribadito in un comunicato “che non esiste nessuna connessione fra i miasmi avvertiti nelle scuole e l’attività della discarica come evidenziato dal sopralluogo delle autorità” rimarcando “l’estraneità alle molestie olfattive registrate a Vighizzolo e dà ampia disponibilità a fornire i chiarimenti nell’ambito della piena e leale collaborazione da sempre dimostrata”.

In attesa degli esiti dell’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente, nella frazione la tensione resta altissima.

justice