L’azienda situata ad Albino (BG) oggi è guidata dalla quinta generazione della famiglia Albini e da più di 140 anni produce preziosi tessuti in cotone e altre materie prime di ottima qualità.

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Legata al territorio bergamasco dal quale proviene, la società mantiene proprio in queste valli gran parte dei suoi stabilimenti conservando così la propria tradizione manifatturiera da sempre contraddistinta da tecnologia e altissima qualità. Ma tradizione e radicamento nel territorio non fanno rima con chiusura all’internazionalizzazione. Primo produttore in Europa di tessuti per camiceria, Albini Group esporta oltre il 70% del proprio fatturato in 80 paesi, proponendo 20.000 varianti di tessuto l’anno.

Grazie ad un’attenta programmazione della produzione e alla prossimità territoriale degli stabilimenti di proprietà integrati verticalmente, il gruppo è in grado di fornire anche piccole quantità di tessuto in ogni parte del mondo in modo molto celere. Quattro i marchi che fanno capo al gruppo e costituiscono i pilastri delle collezioni: Albini, Thomas Mason fondato nel 1796, Albiate del 1830 e l’ultimo arrivato Albini Donna.

Il Gruppo Albini ha anche uno spiccato senso della sostenibilità sociale e da sempre è un punto di riferimento per i luoghi in cui opera. In collaborazione con le amministrazioni, le istituzioni e le principali organizzazioni territoriali, sostiene infatti progetti destinati alla comunità e ai giovani: eventi culturali e artistici, manifestazioni scientifiche e convegni, collaborazioni con diverse università e istituti tecnici.

 

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Innovazione e sostenibilità, priorità assoluta

Qualità, efficienza, sostenibilità sociale ma anche riflettori puntati sulla ricerca e sullo sviluppo con una forte attenzione all’ambiente e all’economia circolare. Il Gruppo Albini ha inaugurato la scorsa estate Albini Next, l’Innovation Hub con sede al Kilometro Rosso, il parco tecnologico lombardo che corre parallelo (per un chilometro appunto) all’autostrada A4. La scelta dell’hub presso il Kilometro Rosso è volta a sottolineare, con un tratto marcato, l’importanza e la necessità dell’autonomia nel campo della ricerca.

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Tre i progetti pioneristici ai quali i collaboratori di Albini Group e l’università di Bergamo stanno lavorando.
Il primo punta a utilizzare tinture naturali provenienti dal mondo food per tingere i tessuti. «Questo ad esempio – racconta Stefano Albini, presidente di Cotonificio Albini, mostrandomi un tessuto – è ottenuto dagli scarti della cipolla. I tessuti tinti con questo tipo di colori sono in fase di prototipazioni e pronti per passare all’industrializzazione». Dagli scarti della lavorazione del tessuto invece, è in fase di studio la trasformazione degli stessi in carta su cui poi verranno stampate le cartelle di presentazione dei tessuti ai clienti.

«Infine – continua Dott. Albini – vogliamo innovare anche le etichette che verranno applicate su ogni nostro capo d’abbigliamento. Su di esse verrà apposto un QR code che, una volta scansionato, permetterà al cliente di tracciare l’intera filiera per conoscere le informazioni relative al prodotto: luogo di coltivazione e di filatura del cotone, le principali caratteristiche della materia prima, le certificazioni e le informazioni pratiche su come mantenere il tessuto».

 

Cotone organico

«Sempre di più il mercato richiede materie prime sostenibili – conclude Stefano Albini – e il nostro cotone organico risponde perfettamente a queste esigenze. I nostri fornitori non sono solo certificati, ma seguiti direttamente dall’azienda attraverso la presenza di personale nelle farm in cui il cotone viene coltivato e il finanziamento diretto agli agricoltori affinché coltivino il campo partendo da semi biologici. Gran parte del cotone biologico attualmente sul mercato infatti è di origine cinese e non prevede un vero controllo sui semi soprattutto per quanto riguarda l’aspetto GMO free».
Il cotone utilizzato da Albini invece, vuole essere 100% biologico, al fine di produrre tessuti che rispettino le normative di riferimento e gli alti standard ambientali condivisi.

I valori che l’azienda esporta sono tracciabilità, trasparenza, innovazione, sostenibilità ambientale e sociale. Virtù che fanno di Albini Group un’eccellenza italiana della moda e dello sviluppo sostenibile conosciuta in tutto il mondo.