È di quasi 50 morti e almeno 60 feriti il bilancio provvisorio dell’attacco di ieri sera nell’aeroporto di Istanbul, dove almeno tre attentatori hanno sparato e si sono poi fatti esplodere tra la folla. Secondo il premier turco Yildirim tutto porta all’Isis. Lo scalo di Ataturk è stato parzialmente riaperto, molti i ritardi.
Un nuovo attentato terroristico colpisce Istanbul. Come a marzo a Bruxelles, è il maggiore aeroporto della Turchia a finire sotto attacco. E anche stavolta ad agire potrebbe essere stata una cellula dell’Isis. Almeno 3 terroristi armati di kalashnikov hanno aperto il fuoco intorno alle 22 locali ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi dell’aeroporto Ataturk, provocando quasi 50 morti e 60 feriti. Poco dopo, si sono fatti saltare in aria durante uno scontro a fuoco con la polizia. Ma il commando, secondo fonti di polizia, sarebbe stato composto da 7 persone, di cui altre 3 sarebbero in fuga e 1 arrestata. Le indagini, che puntano dritte verso la pista jihadista, sono comunque appena all’inizio. Le esplosioni udite nello scalo sono state almeno 3. Sul posto sono giunte una trentina di ambulanze, mentre alcuni testimoni raccontano di scene drammatiche con feriti portati via anche in taxi. Almeno 6 risultano in gravi condizioni. Non si hanno ancora notizie sull’identità delle persone coinvolte. Ingressi e uscite dell’aeroporto sono stati subito chiusi, mentre diversi voli in arrivo sono stati dirottati altrove e quelli in partenza cancellati.
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