Presentata la decima edizione del Rapporto dell’Osservatorio media permanente Nimby forum sul fenomeno delle contestazioni territoriali ambientali

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In Italia, nel 2014, sono state 355 le infrastrutture e gli impianti oggetto di contestazioni ambientali; per la maggior parte si tratta di progetti o strutture del comparto energetico, osteggiati in misura pressoché uguale da singoli cittadini, comitati, organizzazioni, enti e soggetti politici. Tra questi ultimi si notano frequenti opposizioni di matrice politica e contrasti tra i diversi livelli decisionali a cui compete il via libera per la realizzazione di un’opera.

Tra le motivazioni che spingono i soggetti coinvolti a opporsi ai progetti troviamo in particolare l’impatto sull’ambiente e le carenze procedurali e di coinvolgimento, mentre diventano meno rilevanti le questioni legate alla qualità della vita o alla salute pubblica. I cittadini sembrano quindi maggiormente coinvolti dagli effetti generali sull’ambiente dei nuovi progetti.
Le sole regioni Lombardia e Veneto ospitano ben il 29% delle contestazioni, contro il 21,6% delle Regioni del Sud.

Questi in estrema sintesi i risultati della decima edizione del Nimby Forum, l’Osservatorio Media Permanente Promosso da Aris – Agenzia di Ricerca Informazione e Società.