L’aumento dei prezzi contribuirà a cambiare le abitudini alimentari degli italiani?
La risposta è sì, e a confermarlo sono i dati. Nell’ultimo anno, infatti, il Paese ha dovuto rispondere ad un’esponenziale crescita dell’inflazione globale, che sta generando forti preoccupazioni nella popolazione. Un italiano su due spera di mantenere stabili le proprie spese anche nel corso del 2023; tuttavia, il 32% di essi teme di dover spendere di più per cibo e bevande (fonte: Confesercenti).
Una preoccupazione confermata anche dall’Osservatorio Inflazione di Ipsos, secondo il quale l’86% dei consumatori intervistati ha riscontrato dei rincari nel settore dell’alimentare. È all’interno di questo scenario che si stanno quindi modificando le abitudini di consumo degli italiani, come dimostrano i dati sull’anno passato di Too Good To Go, il più grande marketplace al mondo per le eccedenze alimentari nato nel 2015 in Danimarca e ora presente in 15 Paesi d’Europa, negli Stati Uniti e in Canada. In Italia Too Good To Go è stata lanciata in oltre 600 comuni, conta più di 7 milioni di utenti e ha permesso di salvare più di 12 milioni di pasti, evitando così di vanificare l’emissione di oltre 22.500 tonnellate di CO2e impiegate per la produzione degli alimenti.
Dall’inizio dell’inflazione nel 2022 ad oggi, Too Good To Go ha registrato un importante incremento dell’utilizzo dell’app da parte degli utenti, che trovano nella piattaforma la garanzia di consumare cibo di qualità ad un costo vantaggioso, un terzo del prezzo al dettaglio, riducendo allo stesso tempo gli sprechi alimentari lungo la filiera. Nel 2022, infatti, l’app di Too Good To Go ha segnato un incremento del +51% di download, arrivando a contare a fine anno in Italia quasi 6 milioni di utenti (5.862,653). La popolarità del servizio, inoltre, ha interessato anche i commercianti, con una crescita del 40% delle aziende e negozi partner che nel 2022 hanno iniziato ad utilizzare Too Good To Go per i loro prodotti.
A Milano e Roma salvati quasi 1 milione di pasti solo nel 2022
Secondo l’analisi di Too Good To Go, la necessità degli italiani di modificare le proprie abitudini di consumo si registra maggiormente nelle grandi città, dove i rincari sono ancora più evidenti: Milano e Roma fanno da apripista e nel corso del 2022 sono state più di un milione le persone che hanno scaricato l’app, contribuendo a salvare, rispettivamente, 410 mila (+10,29% sul 2021) e 565 mila pasti (+18,09%).
«Dai nostri ultimi dati abbiamo rilevato una maggiore frequenza e rapidità, da parte degli utenti, nell’acquisto della loro prima Surprise Bag su Too Good To Go e spesso non si limitano a farlo una volta sola», afferma Mirco Cerisola, Country Director per l’Italia di Too Good To Go. «Chiaramente non esiste una motivazione univoca ma variano da un utente all’altro. Alcuni vogliono contribuire a ridurre gli sprechi alimentari, altri la considerano un’opportunità per provare prodotti nuovi dei commercianti locali, così come sono motivati anche dall’indubbio risparmio economico, che per molti gioca un ruolo sempre più nevralgico, specialmente oggi. Il nostro obiettivo è essere sempre più di supporto per i consumatori e per il nostro Pianeta, cercando di ispirare e responsabilizzare tutti a ridurre insieme lo spreco alimentare, invertendo la tendenza che vede ancora il 40% del cibo prodotto totalmente sprecato».
Una nuova Brand Identity per un impatto su larga scala
Il 2022 ha portato, con le sue difficoltà, anche grandissimi risultati, sia dal punto di vista dell’incremento degli utenti attivi che di quello delle aziende presenti sulla piattaforma, permettendo a Too Good To Go di salvare il 32% di pasti in più rispetto al 2021. Grazie ad ogni Surprise Bag acquistata attraverso l’applicazione, un numero sempre maggiore di persone ha avuto accesso a dell’ottimo cibo con un incredibile rapporto qualità-prezzo, sostenendo al contempo gli imprenditori e i negozi locali e contribuendo a un impatto positivo sull’ambiente. Ma non è ancora abbastanza: nel contesto socio-economico di oggi le sfide da affrontare sono ancora tante. Per questo motivo Too Good To Go, che fino ad oggi ha concentrato la propria comunicazione sui benefici funzionali e ambientali, annuncia una nuova Brand Positioning e Brand Identity, per raggiungere quante più persone possibili e creare un legame sempre più indissolubile con le comunità.
Il lancio della nuova identità del marchio coincide con la celebrazione dell’ultimo traguardo raggiunto dall’azienda: dalla sua fondazione ad oggi sono stati salvati più di 12 milioni di pasti in Italia.
«Ogni giorno, milioni di utenti e migliaia di partner producono un impatto positivo sulla società e sul pianeta semplicemente evitando che cibo buono e di qualità vada sprecato. Dalla creazione di Too Good To Go, abbiamo impiegato 6 anni per raggiungere i primi 100 milioni di pasti salvati. I successivi 100 milioni di pasti sono stati risparmiati in meno di un anno e mezzo; ogni singolo gesto che contrasta lo spreco alimentare contribuisce a salvaguardare il nostro Pianeta» ha concluso Mirco Cerisola, Country Director per l’Italia di Too Good To Go.
Oltre il marketplace: la certificazione B Corp
L’impegno di Too Good To Go va ben oltre i confini del suo marketplace e lo dimostra la certificazione B Corp ricevuta, che conferma come ridurre lo spreco alimentare rappresenti molto più di un business. Infatti, per ricevere la certificazione B Corp, le aziende devono sottostare a standard rigorosi, sia a livello ambientale che sociale, per dimostrare il proprio impegno nel raggiungere obiettivi che vadano oltre il profitto degli azionisti, seguendo cinque principi chiave in aree d’impatto come Governance, Lavoratori, Comunità, Ambiente e Consumatori.