Daniele Rossi, giovane di Lanuvio, muore il giorno dopo la diagnosi di una laringite. Lavorava presso la discarica di Roncigliano ad Albano.
Il 27enne, addetto alle pulizie nella discarica di Roncigliano ad Albano, soffriva da giovedì di un forte mal di gola. Con i primi sintomi si è curato con i soliti medicinali da banco ma, al peggiorare del dolore e di un insolito gonfiore che gli stringeva le vie respiratorie, Daniele ha deciso di recarsi in ospedale. I medici di turno del pronto soccorso ‘Paolo Colombo’ di Velletri, dopo averlo visitato, diagnosticano una laringo faringite acuta e lo curano con cortisone ed aerosol.
Stabilizzato Daniele viene dimesso e gli viene prescritta una cura da continuare a seguire a casa. Il giovane, pur continuando ad avere il forte mal di gola, la mattina dopo è di turno e così si reca al lavoro. Nel tardo pomeriggio Daniele peggiora. La situazione è grave, la gola si gonfia e gli impedisce di respirare. Chiamato il 118, Daniele muore prima di arrivare in ospedale, lo stesso ospedale da dove era stato dimesso solo 24 ore prima.
I genitori, chiusi nel loro dolore, hanno presentato un esposto in cui ipotizzano negligenze e responsabilità del personale medico che ha avuto in cura Daniele. L’inchiesta spiegherà se Daniele poteva essere salvato, se i sintomi identificati come una laringite non fossero invece riconducibili ad allergie mai diagnosticate o ad un insospettabile avvelenamento da agenti estranei. Il nesso con la discarica è tutto da verificare.