“Auto elettrica? Affascinante e presto anche necessaria”. A pensarlo è soprattutto chi vive nei grandi centri urbani ed è sempre più vittima dei disagi dati dall’inquinamento causato dal traffico cittadino. Uno dei gas più pericolosi che respiriamo in città è infatti il Biossido di azoto (NO2) di cui i veicoli Diesel sono i principali responsabili. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, il 7% dei cittadini dell’Ue vive in aree dove l’inquinamento da NO2 danneggia gravemente la loro salute, causando 68.000 morti premature all’anno. La colpa è anche e in buona parte dei motori diesel: in condizioni reali, su strada, meno di uno su dieci rispetta i limiti UE sulle emissioni. Gli altri nove producono ossidi di azoto in quantità smaccatamente superiori, dal doppio fino a 13 volte in più del previsto.

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Eppure, nonostante le evidenze, in pochi riusciamo a fare il passaggio all’auto elettrica (n Italia le vendite di auto elettriche nel 2017 sono state lo 0,1% del mercato). Complice la contrazione dei consumi, le motivazioni che frenano tale acquisto sono ben chiare: l’auto elettrica costa molto, troppo, e il suo uso è ancora piuttosto limitato a causa delle basse autonomie delle batterie e della scarsa presenza di colonnine di ricarica. Ma la situazione sta lentamente cambiando, come già annunciato nei nostri precedenti articoli, grazie all’intervento dei grandi player dei diversi settori dell’economia.

Oltre alle case automobilistiche e ai produttori/distributori di energia, anche le più grandi compagnie di noleggio a lungo termine stanno creando pacchetti ad hoc per il noleggio di auto green. A partire per prima è stata ALD che insieme a Enel ha lanciato l’offerta E-Go, la soluzione 100% elettrica in cui è possibile noleggiare l’auto elettrica insieme alla Enel Box Station, una colonnina ad uso domestico per ricaricare in parcheggi privati.
Ad alzare l’asticella dell’attenzione per l’ambiente è stata però Arval con il suo progetto pilota “Charging as a Service”. La società del Gruppo BNP Paribas ha infatti messo a fattor comune il proprio know-how con quello di ENGIE, produttore di energia elettrica da fonti con basse emissioni di anidride carbonica, e ha proposto una soluzione sostenibile, innovativa e completamente all-inclusive.
L’offerta prevede infatti un canone mensile (senza investimento iniziale) che, oltre a includere il  noleggio a lungo termine del veicolo, la progettazione, l’installazione e la manutenzione dei punti di ricarica, offre il rifornimento dei punti di ricarica con energia 100% certificata green. A completamento dell’offerta, sarà disponibile un sistema di reportistica mensile in grado di fornire informazioni dettagliate sull’utilizzo dei mezzi e sui risparmi ottenuti in termini economici e di CO2 immessa nell’atmosfera.

«Il mercato registra una sensibilità sempre maggiore verso i temi ambientali e il nostro compito è quello di poter fornire delle risposte concrete ed efficaci, in questo caso arrivando alla proposizione di un servizio che permetterà, con un unico canone, la gestione di tutti gli aspetti legati alla mobilità elettrica» ha dichiarato Grégoire Chové, Direttore Generale di Arval Italia.

Soluzioni di cui avremo sempre più necessità anche in vista della messa al bando dei motori Diesel da parte delle più grandi città europee (Roma ne prevede l’eliminazione entro il 2024 seguita da Milano l’anno successivo).
Misure che non faranno felici gli italiani (le cui auto hanno in media 9 anni e 6 mesi con picchi che, in alcune aree, superano i 12 anni) ma che ormai non possono più attendere.