Negli ultimi anni imprese e professionisti stanno dimostrando un interesse sempre maggiore verso la soluzione del noleggio di lunga durata, soprattutto per i vantaggi di tipo economico e fiscale per i possessori di partita IVA. L’auto di proprietà non è più il sogno per molte persone che vedono l’acquisto di un veicolo come una pratica poco conveniente sotto molteplici aspetti.
L’emergenza legata alla pandemia è andata a incidere in maniera marginale sul giro d’affari riguardanti il noleggio di lunga durata, dato in controtendenza rispetto ai tracolli registrati nel mondo del car sharing e del noleggio breve, sui quali ha inciso la drastica riduzione degli arrivi di turisti nella nostra penisola e le limitazioni agli spostamenti durante il lockdown.
I numeri del mercato dovrebbero comunque segnare una risalita non appena l’impatto del virus si sarà attenuato e la speranza degli operatori è quella di superare i numeri degli ultimi anni. E il boom, contrassegnato da una crescita del 5,6% è stato possibile proprio grazie alle migliaia di liberi professionisti e titolari di partita IVA che di fatto costituiscono da soli il 15% della clientela. Il resto è composto da aziende e pubblica amministrazione. Ma perché il questo tipo di servizio di noleggio sta conquistando gli automobilisti?
Uno sguardo all’economia…
I vantaggi di natura economica e fiscale del noleggio lungo termine Partita IVA sono l’aspetto che più spinge un certo tipo di utenza a preferire il noleggio a un’auto propria. In primis c’è il fatto che non bisogna investire del capitale, spesso in un’unica soluzione, come avviene quando si acquista un veicolo, e inoltre viene bypassata l’impellenza del passaggio di proprietà. E in più il contratto di noleggio prevede tutta una serie di servizi aggiuntivi che ineriscono aspetti accessori ma sempre rilevanti come l’assicurazione, il bollo, le spese di manutenzione e la gestione dei sinistri. Il canone mensile può infine essere modulato in base ai bisogni del cliente con personalizzazione piuttosto ampia e completa. Insomma, si tratta di contratti che si concentrano sulle esigenze del cliente e che forniscono allo stesso la tranquillità di limitare le spese per almeno due o tre anni, con la prospettiva di ottenere un’auto più nuova e recente al termine dello stesso.
… e l’attenzione per l’ambiente
I vantaggi del noleggio auto a lungo termine non si esauriscono in quelli di natura economica ma riguardano anche l’ambiente. Le auto che vengono solitamente usate per fini di noleggio rilasciano emissioni più basse per il semplice motivo che in media sono di più recente immatricolazione.
Si tratta di un aspetto non da poco e che rientra nella logica ad ampio respiro che punta alla preservazione dell’ambiente, per noi che ci abitiamo, ma soprattutto per le generazioni che verranno. Serve in sostanza partire dai piccoli passi per arrivare a risultati globali e sistemici e questa tendenza offerta dal noleggio di auto, soprattutto a lungo termine, è un fattore importante che dovrebbe spingere sempre più utenti a servirsi di questo tipo di servizio.
Come detto, il motivo di livelli più bassi nelle immissioni è dato in primis dall’immatricolazione dei veicoli, in linea di tendenza più recenti, ma anche per l’utilizzo sempre più frequenti di auto ibride. Le auto usate quindi possono essere definite più virtuose rispetto a quelle di proprietà che vediamo circolare sulle nostre strade. E le statistiche a livello europeo ci vedono in seconda posizione tra le nazioni con un parco auto più vetusto. Peggio di noi soltanto il Portogallo.
Entrando nello specifico, più della metà delle auto immatricolate in Italia appartengono a una classe Euro 4 o in giù, e si tratta quindi di veicoli con più di 14 anni di vita. Le auto a noleggio, per contro, sono solitamente già Euro 6 e sono quindi state messe su strada dal 2016 in poi. Più il veicolo è recente più sarà dotato di tutte quelle tecnologie ideate per ridurre l’impatto sull’ambiente, in ossequio alle normative comunitarie e nazionali.
La formula del noleggio di lunga durata ha quindi tutto per poter estendere il proprio raggio d’azione, e la futura riconversione del comparto auto verso la produzione di auto elettriche, non farà altro che confermare questo trend.