Nel continuare il nostro viaggio nella lotta alla plastica, eccoci approdare a una delle tante novità che menti impegnate e ingegnose nel mondo stanno cercando per eliminare gli inutili (e pericolosi) usa e getta come i piatti. Anche se differenziabili, questi oggetti ormai banditi da tutte le tavole rappresentano uno spreco inutile tanto per l’ambiente che per il portafoglio. Usati una sola volta, gettati e spesso ritrovati per strada, nei mari, nei fiumi o sulle spiagge, il danno che possono arrecare ormai è evidente. Allora perché anche nei gesti quotidiani non cambiare abitudini? E se un piatto una volta usato, invece di essere gettato, potesse essere piantato come un seme tradizionale? Questa l’idea di Claudia Isabel Barona e Andres Benavides, creatori di Papelyco, stoviglie riciclabili perché al loro interno sono inseriti anche dei semi che permettono di piantarli dopo l’uso. Il piatto 100% biodegradabile e compostabile è prodotto dalla società colombiana Lifepack di cui sono i fondatori.
Anche lo slogan è originale: Trasforma il tuo piatto in una bella pianta. I piatti, ma anche vassoi e posate, sono realizzati con semi di mais e bucce di ananas, sottoprodotti di rifiuti agricoli. Il risultato è un prodotto che riduce l’inquinamento e le emissioni di gas serra. Questo significa che il piatto troverà una nuova vita magari sul terrazzo o in un piccolo orto, con la cura paziente ed amorevole di grandi e piccini, ma, per chi non voglia andare oltre, resta possibile smaltirlo nell’organico con la sicurezza che in tre settimane si decompone. Oltre all’aspetto ambientale c’è anche quello sociale: dietro la realizzazione di questi piatti c’è una comunità in difficoltà, padri e madri single, ex tossicodipendenti.
Come piantare il tutto? Molto semplice. Finito il pranzo, la merenda o la cena, si riempie un vaso con un primo strato di terra, si rimuove il primo stato del piatto, lo si pianta e si aggiunge terra (non oltre 3 mm). Si procederà poi a innaffiare con poca acqua, esponendo il vaso a luce e aria. In 1-3 settimane si avrà la piantina. Perché allora non provare subito?
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