L’ultimo Rapporto operativo del Corpo Forestale dello Stato presentato di recente presso il Consiglio Regionale a Firenze ha evidenziato quanto forte sia l’impegno degli oltre 120 reparti del Corpo Forestale dello Stato operanti in Toscana: 61.231 controlli che hanno permesso di controllare 17.688 persone, accertare 984 reati e contestare 3.437 illeciti amministrativi. In particolare, oltreché nelle provincie di Firenze, Siena e Grosseto, sono da rilevare i rilevanti risultati ottenuti dal Corpo nella provincia aretina con 25.565 controlli effettuati che hanno interessato 6.024 persone, con 605 illeciti amministrativi accertati per un importo di sanzioni comminato di € 404.461,12 che hanno interessato 574 persone e ben 127 reati accertati per 85 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria.
Questa attività è stata ulteriormente qualificata dalla particolare efficace azione conseguita dalla Procura di Arezzo che grazie al personale specializzato della Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato attivo presso la Procura, ha definito complessivamente, negli ultimi due anni, 680 procedimenti penali, evitando che andassero prescritti 298 procedimenti relativi a tutela del paesaggio, violazioni edilizie e tutela dei beni architettonici, 280 relativi a tutela ambientale e 102 procedimenti che riguardano maltrattamento animali, inquinamento acustico, incendi boschivi, reati agroalimentari, e reati contro la Pubblica amministrazione. Tale azione è particolarmente importante perché proprio nel momento in cui sono state introdotte nel Codice penale nazionale specifiche fattispecie di delitto ambientale sanzionate con pene di maggiore livello, appunto quelle previste per i delitti, è necessario anche mettere in atto tutte le azioni utili alla effettività della pena anche per le contravvenzioni ambientali, accelerando i tempi dell’iter giudiziario di definizione di molti procedimenti di “tipo contravvenzionale”, evitando appunto la prescrizione degli stessi proprio attraverso il lavoro continuo e specialistico della Sezione di PG del Corpo attrezzata e specializzata in questo tipo di reati.
In questa cornice è stato dato il via al primo protocollo nazionale che impegna i Forestali toscani e i soci dell’Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente (International Society of Doctors for Environment – Italia) a collaborare per rafforzare la sicurezza ambientale e agroalimentare della Toscana. Questa la finalità dell’intesa stipulata ad Arezzo, sede nazionale di ISDE Italia, alla presenza del Procuratore Capo Roberto Rossi.
Scopo della Convenzione è realizzare specifiche campagne per promuovere la sensibilizzazione e l’educazione dei cittadini alla cultura della legalità e alla difesa del patrimonio agroforestale e agroambientale toscano. Verranno realizzate azioni comuni quali:
- attuazione di campagne regionali di sensibilizzazione a tutela della sicurezza agroambientale e della salubrità dell’ambiente e dei cittadini;
- predisposizione di specifici dossier dedicati alla prevenzione e alla repressione dei reati ambientali e agroalimentari quale strumento di prevenzione delle patologie connesse all’alimentazione e alla salubrità dell’ambiente;
- realizzazione di strumenti e attività di comunicazione, educazione e sensibilizzazione sui temi della legalità, dell’ambiente e dell’agroalimento;
- attività di formazione comune.
Con la sottoscrizione di questo accordo, il Corpo Forestale dello Stato conferma e rafforza la propria tradizionale vocazione di porsi al servizio della comunità ponendo in essere attività operative che rafforzano la legalità con particolare riferimento alla sicurezza dell’ambiente e dell’agroalimento, insieme agli Organismi degli Enti territoriali di riferimento (ASL) e alle Associazioni (ISDE) portatrici d’interesse.