L’apertura di diversi growshop in Italia ha generato molta curiosità e anche qualche malumore. Molti sono coloro che, annebbiati dal pregiudizio, si sono opposti a questo settore emergente. Molti altri, non conoscono bene l’argomento e li “osservano” con una sorta di scetticismo. Queste reazioni, alquanto prevedibili, possono essere sdoganate solo attraverso una corretta informazione. I negozi growshop, infatti, sono il risultato di un cambiamento epocale, frutto di una maggiore consapevolezza. Non solo, la loro esistenza è espressione di un settore in forte crescita e costituisce un tassello importante per l’economia del Bel Paese.
Il cambiamento culturale e la nascita dei growshop
I growshop hanno dato una svolta importante al modo di intendere la cannabis. In particolare, questi negozi sono espressione di una scuola di pensiero derivante da un cambiamento culturale, che riconosce gli innumerevoli benefici di una pianta antica come la canapa.
Una maggiore consapevolezza e una forte campagna di sensibilizzazione, quindi, hanno reso quello dei growshop un settore in forte crescita anche in Italia. Un trend, questo, che ha toccato livelli maggiori in altri paesi. Negli Stati Uniti, il mercato della cannabis legale ha portato introiti che superano i 19 miliardi.
Per quanto i growshop in Italia siano una bella realtà, infatti, essi sono vincolati a norme precise, che regolarizzano la vendita di prodotti “legali”, ossia con una percentuale di THC massima dello 0,6%. Ai growshop è concessa, quindi, la vendita esclusiva di semi e prodotti certificati e riportati nel Registro Europeo.
Growshop: la svolta epocale che incide sull’economia
Il mercato dei Growshop in Italia rappresenta una svolta anche dal punto di vista economico. La proliferazione dei canapa shop si traduce, in pratica, in guadagni significativi. L’enorme curiosità e l’interesse autentico circa i suoi benefici, infatti, hanno contribuito a incrementare i consumatori di cannabis legale, che acquista i diversi prodotti trattati.
I fatturati generati dal mercato dei growshop in Italia riguardano centinaia di milioni di euro all’anno. Nonostante le cifre siano nettamente inferiori rispetto ad altri mercati, come quello americano che raggiunge miliardi di euro, il grande slancio che i canapa shop hanno dato all’economia è innegabile.
Il mercato dei growshop in Italia ha permesso la creazione di nuovi posti di lavoro. Il segreto? La rivalutazione della canapa nelle sue proprietà benefiche e in tutti i suoi molteplici usi. I prodotti a base di questa pianta sono, infatti, usati nell’industria farmaceutica, alimentare, tessile e cosmetica. L’economia che gira intorno alla canapa e di cui i growshop sono portavoce, insomma, coinvolge venditori, chimici, coltivatori, imprenditori. Un business che potrebbe portare al nostro Paese maggiori introiti, qualora la cannabis fosse legalizzata.
Il dibattito su questi temi resta acceso e risente dell’antagonismo delle diverse fazioni politiche. Nonostante la strada sia ancora incerta, non si possono negare gli effetti benefici di una legalizzazione consapevole: la tassazione della cannabis porterebbe nuovi introiti al pari di altre sostanze come il tabacco e l’alcol. Questa scelta, inoltre, toglierebbe il mercato della cannabis dal controllo della criminalità organizzata.