Lo scorso ottobre Report ha mandato in onda un servizio sugli impianti a biomassa che trasformano il grasso animale in energia nella provincia di Parma. Il servizio è stato considerato poco approfondito da alcuni comitati della zona che si battono da tempo per la tutela del territorio contro nuovi cogeneratori, inceneritori e cementificazione delle aree ancora integre.
«Ad esempio – hanno affermato i comitati – non è stato considerato un impianto a grasso animale tutt’ora funzionante della ditta Citterio». I cittadini contestano alla trasmissione di Milena Gabanelli di non esser stati interpellati nonostante li loro grande impegno nel portare avanti cause civili come la difesa della salute e del territorio.
È per questo che i comitati locali (Comitato no cogeneratore al Poggio, Comitato Pilastro Arola Calicella, Comitato ambientale Felino S.Michele Tiorre Calicella Pilastro Langhirano e ReteAmbiente) hanno deciso di scrivere una lettera direttamente alla Redazione.
Ecco il testo della lettera:
«I comitati della provincia di Parma, in rappresentanza dei tanti cittadini che risiedono proprio nei luoghi dove si è svolto il vostro servizio “grasso che sola”, sono rimasti sorpresi per l’informazione che è stata divulgata in quanto non è stato considerato un impianto a grasso animale tutt’ora funzionante della ditta Citterio.
Suddetto impianto ha dimostrato fin dal suo avvio diverse criticità: dagli sversamenti di soda nel rio limitrofo al grippaggio del motore, senza contare le esalazioni a cui gli abitanti vengono sottoposti.
L’ente Provincia -chiamato in causa nel reportage- pur classificando il grasso animale come rifiuto, ha tuttavia autorizzato la costruzione dell’impianto Citterio poiché, in questo caso, il grasso viene trattato in loco.
Inoltre il servizio riporta come unici interlocutori i promotori di questo tipo di impianti a discapito delle ragioni, suffragate dalla libera e non istituzionalizzata comunità scientifica, che i comitati locali sostengono.
Stride altresì l’ipotesi di inquinamento riferibile unicamente al traffico stradale.
Infine fa riflettere la pressione che indirettamente il vostro servizio esercita sull’opinione pubblica come pure l’intesa dichiarata con gli organi istituzionali e politici, affinché si modifichi la legge attuale a favore degli interessi dei costruttori e gestori di questi impianti.
Dispiace vedere come un programma di ottima informazione giornalistica come il vostro non abbia considerato le suddette argomentazioni e non abbia dato voce alla cittadinanza che si impegna a portare avanti cause civili come la difesa della salute e del territorio, messa a rischio da continue speculazioni e interessi economici privati e pubblici, volti alla depauperazione delle economie locali».
Comitato No cogeneratore Poggio
Comitato Pilastro Arola Calicella
Comitato ambientale Felino S.Michele Tiorre Calicella Pilastro Langhirano