L’impegno di Avvale, società di trasformazione digitale, per accelerare la trasformazione verso un modello più circolare, competitivo e resiliente.
di Samantha Rossini
Abbiamo incontrato Francesco Farini, Sustainability Manager di Avvale che sarà presente al Convegno “Sustainable, circular fashion & design” in programma il 10 marzo presso il Luiss Hub a Milano.
Avvale è una società di trasformazione digitale.
Ma perché troviamo una realtà che si occupa di digitalizzazione in un contesto di sostenibilità?
Lo abbiamo chiesto proprio a Francesco ed ecco quali sono state le sue risposte.
Può presentarci Avvale e spiegarci come si posiziona nel panorama italiano della trasformazione digitale?
Avvale è una realtà globale, con headquarter a Milano, che guida la trasformazione digitale delle imprese. Fondata nel 2004, è in continua crescita, con un’espansione a doppia cifra, soprattutto in termini organici. Conta oltre 3.500 dipendenti con un fatturato stimato per il 2025 di 400 milioni di euro e una presenza con più di venti uffici in più di undici paesi tra Europa, Nord e Sud America e Middle East. Il nostro valore distintivo? Unire la scalabilità di un grande fornitore internazionale con la flessibilità di un partner locale.
Quali sono gli altri valori che vi guidano?
Per Avvale la tecnologia è un veicolo essenziale per aiutare le aziende a diventare più sostenibili mantenendo la redditività. La nostra missione è trasformare le imprese moderne attraverso l’economia circolare, convertendo idee in soluzioni attuabili che possono essere implementate rapidamente ed efficacemente. Grazie alle nostre persone, alle soluzioni SaaS proprietarie e alla nostra metodologia, potenziate dal potere della tecnologia, otteniamo risultati concreti e misurabili .
Quali tecnologie e strategie sta adottando Avvale per rendere il settore fashion più sostenibile e trasparente?
A conferma di quanto appena detto, Avvale implementa diverse tecnologie innovative per rendere il settore moda più sostenibile e trasparente. Tra queste ce ne sono alcune particolarmente interessanti. Partiamo con le applicazioni low code/no-code, che migliorano la customer experience e rendono le piattaforme più accessibili ed efficienti. C’è poi la blockchain, che permette la tracciabilità di un prodotto lungo l’intera filiera, garantendo autenticità e trasparenza. Da non dimenticare anche l’intelligenza artificiale, su cui stiamo lavorando molto e infine la realtà aumentata, che permette ad un consumatore attento di fare un acquisto ragionato, riducendo i resi e quindi minimizzando l’impatto ambientale legato alla logistica. Non ultima, c’è ESGeo, una nostra piattaforma proprietaria, che consente una rendicontazione più semplice e accessibile per le aziende che vogliono misurare e migliorare il proprio impatto ESG. Come vede, l’innovazione non ci manca e continueremo ad investire in queste soluzioni!
Può raccontarci un caso concreto di adozione della tecnologia a supporto dei processi sostenibili nel settore del fashion?
Uno degli esempi più concreti dell’innovazione di Avvale nel settore moda è uno studio di fattibilità realizzato per un rinomato brand italiano. Attraverso un’analisi approfondita, abbiamo esaminato l’intera catena del valore: dalla raccolta e selezione dei capi usati, alla verifica della qualità e al trattamento, fino alla rivendita su canali digitali e fisici. Il nostro obiettivo è stato individuare le best practice e le soluzioni tecnologiche più efficaci per ottimizzare i processi.
Abbiamo valutato e proposto l’impiego di diverse tecnologie, tra cui il visual recognition per verificare l’autenticità la blockchain a supporto della creazione di un passaporto digitale, e strumenti innovativi per la realizzazione e pubblicazione di cataloghi digitali, oltre alla creazione di un e-commerce. Ma non voglio svelare troppi dettagli perché sarà uno degli argomenti di cui parlerò all’evento del 10 marzo.
Arriviamo allora all’ultima domanda. Avvale ha scelto di avere un ruolo di primo piano nell’evento “Sustainable, circular fashion & design” . Qual è il messaggio che volete trasmettere con questa partecipazione?
Vogliamo promuovere un dialogo costruttivo tra aziende tecnologiche e grandi player della moda che saranno presenti all’evento, per accelerare la trasformazione verso un modello più circolare, competitivo e resiliente. Vogliamo, inoltre, condividere il nostro know-how per accompagnare le aziende verso una moda più sostenibile, con un approccio di collaborazione e scambio di idee.
Un impegno concreto che mira a ridefinire il futuro del fashion, combinando tecnologia e sostenibilità in un unico obiettivo strategico e noi vogliamo esserne i facilitatori.
Grazie a realtà come Avvale, il cambiamento è già in atto.