Plasticità, variabilità, permanenza, queste le parole d’ordine di Mobili Morbidi (vedi) presentati a Maker Faire Rome da una gentile signorina dagli occhi a mandorla. Con pezzi vari si può modellare la propria immaginazione, essere pronti a montarli, smontarli e rimontarli per cambiarli quando si è stanchi. I mobili si adattano allo stile di vita e ai suoi cambiamenti, si ricicla, nulla si perde, nulla si distrugge. Basta essere curiosi e creativi e con tanta voglia di immaginare. Quei pezzi stanno fra noi e il mondo, fra noi e le idee, i pensieri. Perché ci muoviamo, cambiamo idee, gusti e abitudini. Possiamo trasformarci tutti da consumatori passivi a giocatori attivi, riprodurre i nostri desideri e sederci su una poltrona che qualche settimana dopo può diventare tavolo o portavasi. Cambiando forma e colore. Oltre che uso. Perché tutti siamo designer, vogliamo studiare, inventare, sperimentare. Ai blocchi di partenza allora. E che nuovo mobile sia!

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