Ha attraversato i deserti, gli oceani e i luoghi più freddi del mondo per raccontare lo stato di salute del pianeta. Ora Alex Bellini, esploratore e avventuriero valtellinese, sta per partire per una nuova destinazione. La sua meta è il Great Pacific Garbage Patch, un non continente fatto di plastica di un milione e mezzo di chilometri quadrati, circa tre volte la dimensione della Francia che si trova tra San Francisco e le Hawaii.
Dall’intervista rilasciata al giornale Wise Society.
Alex Bellini, in un’intervista a Wise Society in un’intervista concessa durante il Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale di Milano.
«Nel 2008 attraversai l’Oceano Pacifico partendo da Lima in Perù in direzione dell’Australia e navigai sotto l’equatore. Quella volta non ci entrai, ma in questo viaggio voglio mostrare a tutti questa enorme isola di plastica, una terra incognita perchè, come l’Antartide di una volta, si conosce la forma ma nessuno l’ha vista da vicino».
Una lotta contro il consumo della plastica che deve essere fatto ogni giorno da tutti: «Ognuno di noi deve fare un accordo con sè stesso prima che col Pianeta cercando di compiere piccoli gesti in questo senso. Io per esempio non bevo acqua o caffè da bicchieri di plastica. E’ una piccola rivoluzione pacifica: ma dobbiamo tutti cercare da subito smettere di consumarla».
Alex Bellini partirà dal fiume Gange in India, uno dei fiumi più inquinati del mondo perchè proprio dai fiumi arriva in mare il 90% della plastica che inquina il pianeta. In quello che ha chiamato il progetto #10rivers1ocean, ripercorrerà il percorso che la plastica compie per arrivare fino al Great Pacific Garbage Path navigando con una zattera che si è costruito da solo con materiali riciclati.