Le donne coraggiose di Kruščica, un gruppo di attiviste che proteggono la loro comunità ed il fiume dalla minaccia della costruzione di nuove dighe, hanno vinto una battaglia importante.
La corte cantonale di Novi Travnik, in Bosnia ed Erzegovina, ha infatti stabilito che il permesso ambientale per la costruzione di dighe sul fiume Kruščica deve essere annullato immediatamente.
Questo significa che, eventuali ulteriori lavori di costruzione della diga, sono illegali.
Ne avevamo parlato pochi giorni fa, nel nostro articolo sulla campagna Save the Blue Heart of Europe, e oggi arriva, come una meravigliosa giornata di sole dopo un lungo inverno, la notizia: le donne coraggiose di Kruščica hanno vinto.
Dopo più di 300 giorni di assedio serrato, 24 ore su 24, al ponte sul fiume le donne hanno avuto la meglio sugli investitori che progettano centrali idroelettriche sul fiume Kruščica e sul Ministro Salkan Merdžanić. (Leggi la loro storia).
La decisione del tribunale di annullare il permesso di costruzione della diga è stata presa sulla base del fatto che “nessuna delle comunità interessate dalla proposta della diga fosse stata invitata all’udienza pubblica obbligatoria o che fosse addirittura a conoscenza dell’esito dell’udienza”.
Il prossimo passo nella lotta delle donne è chiedere al Ministro Salkan Merdazani di cancellare due concessioni per la costruzione di dighe sul fiume Kruščica. Fino a quando questo non accadrà, le donne continueranno a presidiare il ponte 24h su 24, nel caso in cui si decida di svolgere lavori di costruzione illegali.
«Siamo felici che il tribunale abbia deciso di annullare il permesso ambientale» commenta Tahira Mika Tibold, Presidente della comunità locale di Kruščica. «L’attenzione internazionale ha sicuramente aumentato la pressione e dato un contributo a questa decisione. Tuttavia, mentre celebriamo questa vittoria, rimaniamo vigili e continueremo a difendere il ponte poiché sappiamo che c’è ancora molta strada da fare per proteggere il nostro fiume e la nostra comunità dagli investitori delle dighe».
Ryan Gellert, General Manager, EMEA, Patagonia (casa d’abbigliamento che ha prodotto il docufilm Blue Heart e che sta supportando la campagna) ha così commentato la buona notizia: «La sentenza dimostra che, in quanto cittadini interessati di tutto il mondo, possiamo far sentire la nostra voce a sostegno delle popolazioni locali che lottano per proteggere i loro fiumi e le loro comunità. Insieme, possiamo contribuire alla realizzazione di decisioni fondamentali come questa. La più grande battaglia non è ancora stata vinta , perché c’è ancora uno tsunami di dighe con oltre 3.000 progetti distruttivi pianificati nei Balcani. Tuttavia, le vittorie locali come questa ci ricordano il potere dell’azione che parte dal basso e cresce grazie a un ampio sostegno pubblico».
L’avvocato di Kruščica Bruno Božić afferma: «Questa decisione mi conforta, le cose stanno finalmente andando nella giusta direzione. Abbiamo chiesto il permesso di partecipare all’udienza pubblica e questo è un passo importante per qualsiasi decisione futura, che vedrà una partecipazione adeguata e solida dei cittadini e degli ambientalisti».