Appuntamento a Roma, questa sera, 31 marzo alle 17h00, al Circo Massimo per il primo “Ivory Crash” realizzato in Italia, in occasione del World Wildlife Day. Il messaggio? Contrastare il traffico illegale di avorio, con un’azione simbolica e di forte impatto, per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica di fronte a una strage annunciata di circa 35.000 elefanti uccisi in Africa ogni anno per il loro prezioso avorio. Il traffico d’avorio ha anche un costo umano con centinaia di persone uccise o ferite negli scontri tra forze dell’ordine e cacciatori di frodo, migliaia incarcerate o spinte verso altre forme di crimine più o meno organizzato. Dietro questo fenomeno vi sono, infatti, anche riciclaggio, danaro sporco e armi, un traffico che finanzia varie organizzazioni criminali. La distruzione pubblica a Roma è stata concepita e organizzata dal Ministero per l’Ambiente e dalla ONG Elephant Action League, in collaborazione con il ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con l’ufficio italiano Cites e con il Corpo Forestale dello Stato. Tra i Paesi che finora hanno distrutto pubblicamente i propri stock di avorio ci sono Kenya (una prima volta nel 1989 e nel 1991 una seconda volta, distrutte 6,8 tonnellate); nel 1992 gli Emirati Arabi Uniti (distrutte 12 tonnellate) e Zambia (9,5 tonnellate); ancora Kenya nel 2011 (5 tonnellate); nel 2012 il Gabon (4,8 tonnellate); nel 2013 gli Usa (6 tonnellate) e le Filippine (5 tonnellate); nel 2014 Chad (1 tonnellata), Hong Kong (28 tonnellate), Cina (6,15 tonnellate), Francia (3 tonnellate) e Belgio (1,5 tonnellate); nel 2015 ancora Kenya (15 tonnellate), Etiopia (6,1 tonnellate), Repubblica del Congo (4,7 tonnellate), Cina (662 kg), Usa (1 tonnellata) e Mozambico (2,4 tonnellate). Durante la cerimonia al Circo Massimo, dove oltre mezza tonnellata di avorio confiscato verrà distrutta da una macchina industriale schiacciasassi, per poi essere smaltito definitivamente, sarà passato il testimone a un rappresentate del Kenya, che il 30 Aprile brucerà la più grande quantità di avorio mai distrutta finora, 120 tonnellate. Fermare il fermare il “wildlife crime” anche con il Tag #ItaliaIvoryCrush

La Elephant Action League (EAL) è un’organizzazione non-profit che unisce il mondo della sicurezza e dell’intelligence con quello della conservazione ambientale, al servizio della fauna selvatica, delle foreste e delle persone che le proteggono. La sua missione è di combattere i crimini contro la fauna selvatica e le foreste attraverso progetti concreti, innovativi e collaborativi. EAL ha recentemente pubblicato il report “Blending Ivory”, dopo un’investigazione di 10 mesi in Cina sul traffico di avorio e di corno di rinoceronte (vedi http://www.elephantleague.org/blending-ivory-chinas-old-loopholes-new-hopes-the-report/)