“Per tutta l’estate si è parlato di crisi idrica, di mancanza di investimenti in questo settore, la commissione ambiente ha portato avanti una importante indagine conoscitiva, su nostra proposta, dalla quale auspichiamo emergano impegni seri e concreti per il Governo e per tutte le istituzioni preposte”. Queste le parole dell’ On. Federica Daga, Capogruppo della Commissione Ambiente per il Movimento 5 Stelle, a margine della seduta di interrogazioni a risposta immediata in Commissione Ambiente dove era chiamato a rispondere il Ministero delle Infrastrutture.
emergenza
“Sui giornali abbiamo letto di mancanza di investimenti nel settore idrico – continua la Daga – , di lacune da parte degli enti locali, di mancanze e negligenze dei gestori, colpe di qua e colpe di la. Eppure uno strumento per sostenere gli investimenti era stato inserito, dopo quasi due anni di gestazione, all’interno del Collegato Ambientale approvato nel dicembre del 2015, che all’articolo 58 prevedeva l’istituzione di un Fondo di Garanzia per le opere idriche di potenziamento, depurazioni e fognature”.
“Come abbiamo commentato più volte – ha aggiunto l’On. Daga –  si trattava di una misura sicuramente blanda e provvisoria, ma che avrebbe potuto sostenere, in questi ultimi 2 anni, gli investimenti nel settore, soprattutto nelle gestioni più piccole, offrendo garanzie in favore delle aziende affinché avessero una maggiore facilità di accesso al credito. Ma il problema è che a distanza di 2 anni il DPCM che avrebbe dovuto definire gli interventi prioritari, i criteri e le modalità di utilizzazione del Fondo, ancora non è stato emanato. La risposta che abbiamo ricevuto, dopo molta fatica ed insistenza, dal Ministero delle Infrastrutture, è stata che il Ministero ha concluso l’iter del procedimento lo scorso 31 agosto, con un ritardo di più di un anno e mezzo rispetto all’approvazione del Collegato Ambientale, e che dal 31 agosto si attende la firma della Presidenza del Consiglio”.
“Finalmente, meglio tardi che mai! E adesso sappiamo con chi prendercela e a chi andare a chiedere conto per sapere che fine ha fatto il DPCM che si attende da 2 anni. Peccato ancora per questo ritardo perché ribadisco il fondo garanzia sarebbe stato un ulteriore strumento utile a sostegno degli investimenti in questo settore. Invece come al solito si fa propaganda e alla fine si trovano poche soluzioni. Questo ritardo è inaccettabile!” Ha concluso l’On. Daga.