È stato pubblicato il nuovo bilancio di sostenibilità del Gruppo Feralpi di Lonato del Garda: a fronte di un aumento della produzione e del fatturato sono diminuiti consumi, emissioni e rifiuti.
di Leonardo Bianchi

È ingegnere gestionale e gira in bicicletta nel cortile di uno dei più importanti poli siderurgici d’Italia. Si chiama Maurizio Fusato, ed è direttore dello stabilimento Feralpi di Lonato del Garda. Nel 2013 la proprietà ha scelto proprio lui, il Responsabile Ambiente e Sicurezza, per la conduzione del principale stabilimento del gruppo. Questa scelta, insieme alla redazione del bilancio di sostenibilità fin dal 2004, dimostra chiaramente la linea guida nella gestione aziendale: sostenibilità e ambiente al primo posto nella scala delle priorità.
La fabbrica
Il complesso siderurgico di Feralpi a Lonato è talmente grande da non vederne la fine. La fabbrica è evidente in tutta la sua imponenza già dall’autostrada, lungo la quale spiccano i tubi azzurri dell’impianto fumi ed i volumi colorati in più varietà di verdi e azzurri.
«In accordo con la proprietà – afferma Giuseppe Caruso, architetto che ha seguito il restyling del sito lo scorso anno – abbiamo deciso di dare risalto ad ogni singolo edificio attraverso una palette di colori vivaci proprio per sottolineare le dimensioni della fabbrica e il peso che essa ha nella definizione del paesaggio».
Fondato nel 1968 a Lonato del Garda, il Gruppo Feralpi è oggi tra i principali produttori siderurgici in Europa. Produce più di 2.5 milioni di tonnellate di acciaio con un fatturato che supera 1.3 miliardi di euro l’anno e oltre 1.500 dipendenti diretti. Nato come Feralpi Siderurgica, il gruppo si è progressivamente ampliato e diversificato, specializzandosi nella produzione di acciai destinati all’edilizia e alle applicazione speciali.

Impatti sull’ambiente
Nonostante il processo siderurgico sia per definizione un’attività dai rilevanti impatti ambientali, Feralpi è riuscita, attraverso un continuo sviluppo tecnologico e una costante propensione all’innovazione, a mitigare tali effetti e a perseguire obiettivi di miglioramento costante in un’ottica di medio e lungo periodo. L’anima green dell’azienda è già intrinseca nella materia prima utilizzata: ciò che viene fuso nei forni è composto per il 99% da vecchi rottami. Questa scelta permette a Feralpi di non utilizzare materiale naturale (il minerale ferroso).
Le tre acciaierie del Gruppo (Lonato, Riesa e Calvisano) vengono alimentate dal rottame ferroso conferito con trasporto su gomma e su ferrovia, e sono dotate di impianti avanzati per la preparazione del rottame che massimizzano la resa della carica e permettono il recupero di materiale non destinato ai forni. La tecnologia adottata consente la fusione del rottame mediante forno elettrico ad arco che, rispetto agli altiforni, risparmia fino al 40% di energia e produce il 20% in meno di CO2.
Bilancio di sostenibilità e dati ambientali
È da poco uscito il bilancio di sostenibilità relativo all’esercizio 2018, anno durante il quale la società ha generato un valore aggiunto globale netto a disposizione degli stakeholder di 180 milioni, facendo segnare un balzo in avanti del 25,2%.
A trarne beneficio sono per primi i dipendenti cui sono stati destinati 70,7 milioni (+6,6%). A seguire, la Pubblica Amministrazione con 43,7 milioni (+15,0%).
Nonostante l’incremento della produzione (che ha registrato un +2,3% salendo a 2,5 milioni di tonnellate) Feralpi è riuscita nel complesso a ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra (calate del 2,8%).
Nel 2018 anche la produzione complessiva di rifiuti è diminuita (-18,3%) grazie al costante efficientamento delle produzioni per un minore consumo di materia prima e ad una produzione diversificata di acciai orientata a uno standard di qualità eccellente con elevati livelli di sostenibilità ambientale (approfondisci la gestione ambientale di Feralpi).
Economia circolare in fabbrica
In linea con questo obiettivo, Feralpi applica il principio dell’economia circolare grazie al riutilizzo sempre più completo dei sottoprodotti, dei rifiuti, degli scarti e del prodotto stesso a fine vita. Questo principio è alla base della tecnologia del forno ad arco elettrico che consente a Feralpi di produrre acciaio con un contenuto minimo di rottame del 99%.

«Lo smaltimento dei rifiuti è un costo importante per l’azienda, nonché uno spreco di materiale che potrebbe ricevere nuova vita all’interno dell’azienda stessa o in una società terza» afferma Maurizio Fusato. «Partendo da questo concetto, sono stati sviluppati sistemi per il recupero e riutilizzo dei materiali di risulta dal ciclo siderurgico in un contesto multisettoriale europeo. Sono nati così progetti importanti quali ad esempio Green Stone che recupera la scoria nera di acciaieria per dar vita a un sottoprodotto utilizzabile nell’edilizia in sostituzione dei materiali naturali, oppure il recupero del calore dei fumi di acciaieria (a Lonato del Garda) e la successiva costruzione di una rete di teleriscaldamento al servizio degli edifici industriali dal 2015 e degli edifici pubblici del Comune di Lonato del Garda a partire dalla fine del 2019».