Si chiama ReNaM il rapporto ufficiale che fotografa l’incidenza dei mesoteliomi. L’ultimo, pubblicato durante la conferenza nazionale amianto indetta dell’allora governo Monti, risale al 2012, con dati ancora più vecchi, del 2008.

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«Ci aspettavamo una nuova pubblicazione ma nulla. E per questo abbiamo deciso di rimboccarci le maniche».
A parlare è l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) che ha pubblicato il primo studio indipendente sul mesotelioma in Italia e lo lo racconta in anteprima a BioEcoGeo.

«Abbiamo assunto come elemento base l’ultimo rapporto ReNaM, e l’abbiamo integrato con le segnalazioni pervenute dai singoli pazienti, dai loro familiari, da cittadini, oltre che da medici volontari e dalle sedi periferiche, dal gennaio 2009 al dicembre 2011, è stato possibile elaborare una stima della incidenza del mesotelioma per questo periodo, quantomeno di tendenza. Fino al dicembre 2008, il Registro Nazionale Mesoteliomi ha censito 15.845 casi di mesotelioma. L’Osservatorio Nazionale ha formulato una stima di 4.560 mesoteliomi per il periodo dal 01.01.2009 al 31.12.2011, che ha ripartito in 1.480 casi per l’anno 2009, 1.520 per il 2010 e 1.560 per il 2011».

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