NICOLA PIOVANI QUINTETTOÊ Altopiano di Folgaria, Lavarone e LusernaÊ sabato 7 luglioÊ ore 14Ê Forte Sommo Alto

La rassegna musicale I Suoni delle Dolomiti propone dal 2 luglio al 26 agosto diciannove appuntamenti tra le vette delle Dolomiti trentine, ormai da 22 anni. In questo evento must dell’estate, tra panorami d’eccezione e aria fresca, i musicisti possono esprimere al meglio le proprie melodie e far veleggiare le proprie note al ritmo di un alito di vento che purifica. Si tratta di un festival musicale itinerante pubblico e artisti raggiungono a piedi la località dello spettacolo. I paesaggi attraversati sono di immenso fascino, fatto di rocce, erba, fiori, mucche, boschi, vento, uno scenario che è anche prezioso spazio acustico, dove le note risuonano verso l’alto e si espandono intorno arricchendosi di sfumature e inflessioni espressive inedite. Lassù, in alta quota, dove il paesaggio è scenografia e palcoscenico, la musica respira come in nessun altro luogo, dialoga con il silenzio, respinge i rumori quotidiani, allinea i pensieri, riporta ordine. Le corde e i legni di violini e violoncelli si inchinano all’aria, clarinetti, trombe e sassofoni si librano fra le nuvole, pianoforti echeggiano; ogni voce si trasforma magicamente in un coro festoso e maestoso. Vi sono musica classica, jazz, world music e canzone d’autore. Ce ne è per tutti i gusti e le orecchie. Tra i protagonisti di quest’anno: Mischa Maisky, Stefano Bollani, Mari Boine, Ballake Sissoko, Giuliano Carmignola, Mario Brunello, Yong Min Cho, Neri Marcorè, Franco D’Andrea, Markus Stockhausen, Cristina Donà.

I-suoni-delle-Dolomiti_largeAlcuni concerti si svolgono nel primo pomeriggio, altri all’alba, e talvolta nei pressi di rifugi alpini. Gli eventi sono distribuiti nel territorio trentino, il programma del Festival si trova sul sito ‘I Suoni delle Dolomiti’. Di fronte a un linguaggio universale come quello della musica, capace di placare animi, preoccupazioni e paure e a una montagna sinonimo di immenso e infinito spazio di libertà, si potranno udire magici e leggeri campanelli, la dolce e avvolgente musica del bosco, come in Val di Fiemme (la valle dell’Armonia, da raggiungere percorrendo la strada forestale, dove la musica a cielo aperto abbraccerà gli abeti rossi apprezzati da Stradivari e da altri grandi maestri liutai, vedi), le fisarmoniche e le note dei rifugi. Qui, fra odore di resina e aroma intenso di caffè dopo un risveglio seguito a sogni e sonni leggeri fatti a 2500 metri, prima di una ricca colazione a base di pane, burro, miele e marmellate, si apprezzerà il ritmo cadenzato, lento e cullante della montagna. E poi, dopo una salita in cima per ammirare il cielo e le nuvole di panna montata che lo accarezzano, a pochi passi dal rifugio, udendo in lontananza un ruscello ticchettante, ci sarà un concerto verso l’ora di pranzo. Nessuna coda, nessun traffico, nessun clacson rumoroso, nessuna etichetta per abiti, scarpe e pettinature. Solo silenzio e calma, libertà. E senza fretta. Soprattutto.

Programma: http://www.isuonidelledolomiti.it/IT/i-suoni-delle-dolomiti-eventi-edizione-2016/, Pagina facebook: https://www.facebook.com/isuonidelledolomiti.it