Lunedì 17 ottobre, presso la sala della Regina, Palazzo Montecitorio a Roma, è indetto l’incontro sullo smaltimento di amianto organizzato dal Movimento 5 Stelle a cui parteciperanno i più importanti organi istituzionali, la stampa e il mondo dell’imprenditoria, con l’obiettivo di mostrare che oggi esistono già tutte le conoscenze e le tecnologie per ridurre notevolmente i rischi da esposizione alle fibre amianto mettendolo in maggiore sicurezza.
Nessuna pretesa di definirne il migliore modo per lo smaltimento o di anticipare l’esito di procedure autorizzative in corso, ma solo la volontà di spiegare che oggi il pericolo è più che mai grave, ma che abbiamo tutte le soluzioni per fronteggiarlo e contenerlo.
Oltre a soluzioni innovative, come la vetrificazione con “torcia al plasma” per matrici difficili già in uso a livello industriale in Francia e metodi sperimentali in corso di valutazione ministeriale (siero di latte e riscaldamento con microonde), verranno anche presentati esempi di comuni che hanno creato una discarica di amianto anche a poca distanza dal centro abitato. Primo fra tutti il comune di Monferrato che ha attivato un processo di presa di coscienza collettiva del problema e ha consentito di costruire una discarica ottenendo la massima riduzione del rischio con costi fra l’altro sostenibili. verrà illustrato anche il progetto del Parco EterNot simbolo di una battaglia che può essere vinta.
“Ad oggi, con un picco di decessi da amianto non ancora raggiunto ma superiore ai 5.000 all’anno in Italia (secondo l’Osservatorio Nazionale amianto), è inaccettabile che non si faccia nulla per ridurre al massimo il rischio di esposizione” afferma Alberto Zolezzi, Deputato pentastellato e pneumologo dell’ospedale di Cremona da tempo impegnato sul caso amianto . Non è ammissibile e non lo è neppure il proliferare di illeciti e reati ambientali che stanno provocando “danni collaterali” con elevatissime esposizioni. Pensiamo solo agli incendi di discariche abusive in Liguria e di enormi tettoie in eternit in Toscana e lo stesso pericolo di contaminazione durante il sisma di Amatrice.
Per partecipare all’incontro scrivere a: zolezzi_a@camera.it