Oggi, in Italia, i campi vengono coltivati utilizzando soprattutto fertilizzanti chimici e a base di petrolio. L’utilizzo dei fertilizzanti naturali a base di letame, invece, si limita a 92.000 quintali annui ed è comune soprattutto nel meridione: un dato davvero sconfortante per il benessere del nostro pianeta, considerando che 80 anni fa se ne utilizzava una quantità intorno ai 100 milioni. La colpa è stata del boom del petrolio negli anni ’60-’70 che, di fatto, oggi ci costringe a mangiare prodotti coltivati letteralmente con l’oro nero.
Più letame e meno petrolio nei campi
L’utilizzo massiccio del petrolio nella coltivazione dei campi causa notevoli danni alla natura, fra cui l’erosione e la perdita di fertilità del terreno. Nell’anno dell’Expo di Milano, i coltivatori dovrebbero tornare a comprendere l’importanza delle risorse naturali per la salvaguardia del pianeta: un appello lanciato soprattutto dagli allevatori bio-sostenibili. Tornare ad utilizzare il letame al posto del petrolio, infatti, non solo eviterebbe l’erosione e l’impoverimento del suolo, ma favorirebbe l’abbattimento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Anche la FAO si è espressa a favore di questa richiesta: stando al suo rapporto, i concimi naturali uniti alle moderne tecnologie (come i generatori di bio-gas ed le tecnologie di risparmio energetico) potrebbero ridurre del 30% l’apporto del settore agricolo al riscaldamento globale.
La bio-sostenibilità anche nel giardino di casa
Finora ci siamo concentrati sui danni che i fertilizzanti a base di petrolio provocano alla Terra, ma il discorso può anche uscire dal seminato globale e riguardare i nostri giardini, i nostri orticelli e persino le nostre piante d’appartamento. Anche noi, infatti, potremmo dare il nostro contributo utilizzando concimi naturali e riciclando prodotti che normalmente utilizziamo in cucina: si tratta di rimedi casalinghi ed intelligenti, per risparmiare e per dare una mano al nostro pianeta.
Il benessere e la cura delle piante parte innanzitutto dalla terra e dai suoi nutrimenti. Per non lasciare mai la pianta a bocca asciutta, occorre cambiarla spesso e, soprattutto, concimarla a dovere: un eccellente rimedio casalingo, per donare nuovo vigore alla terra, sono i fondi di caffè, totalmente naturali e in grado di combattere anche l’acidità dovuta al calcare dell’acqua. E a proposito di acqua, molti non sanno che l’acqua di cottura delle verdure (non salata e possibilmente fredda) aiuta la pianta a crescere e a mantenere lucide le proprie foglie: lo stesso discorso vale per le foglie e gli infusi a base di tè. Infine il vino: un bicchiere fa sempre buon sangue, e lo stesso vale per le nostre piante. Quando finite una bottiglia, riempitela di acqua e versatela nei vasi: la mistura sarà infatti ricca di sali minerali.
Ricordate sempre che la natura offre qualsiasi soluzione: basta solo ingegnarsi e avere voglia di aiutare il pianeta.