Vaso giardini estensi Simonetta Sandri 7

Molte città al mondo sono verdi e fiorite, alcune più di altre, parchi, viali alberati, giardini, giardinetti, siepi, aiuole, fiorai. Quelle antiche, e circondate da una cinta muraria imponente e che avvolge come una tenera madre affettuosa, hanno il sotto mura. Dietro agli antichi portoni saggi e imponenti spesso si nascondono curiosi giardini segreti, spazi amorevolmente coltivati e curati da altrettanto amorevoli mani. Nei giardinetti di ogni quartiere sbucano aiuole profumate, che decorano ogni pensiero. Le mura lussureggiano, i rami degli alberi applaudono. I pensieri corrono all’infanzia, quando si passeggiava o si correva per i vialetti dei parchi cittadini (a Ferrara c’era il parco Massari con le sue caprette nel recinto e i pappagalli nelle gabbie) o quando si andava, la domenica, a comprare i fiori per la mamma. Spesso i soldi della cosiddetta sabat(d)ina non bastavano a comprare mazzi fioriti importanti. Allora si raccoglieva qualche rosa o margherita spontanee nei giardini oppure si confezionava un piccolo vaso cui si colorava la base. Se si era in campagna, da qualche amichetto, la scelta poteva cadere sui papaveri. Se si aveva più tempo, poi, s’iniziava qualche mese prima e, fin dall’estate in montagna, si raccoglievano fiori che finivano pressati in quaderni o in albi-raccoglitori rudimentali. Quanto erbari finiti nei solai o in regali alle biblioteche della scuola. La gioia di mamme, nonne e zie era presentata come grande e autentica. Che sorpresa! Mai avremmo immaginato che i nostri lavoretti, fatti con tanto amore e cura, avrebbero, un giorno, alimentato scatole e scaffali di granai e ripostigli. Quei fiori erano per noi un dono infinito immaginato con il cuore, una creazione che, da sola, poteva adornare le tavole e illuminare i pensieri invernali spenti e sbiaditi. In primavera cercavamo ancora i colori. Sempre quelli, ma anche di nuovi, con lo stesso entusiasmo e la stessa cura. Spensieratamente felici. Ho recentemente rivisto quell’energia, quei colori, quella voglia di dare e portare allegria. Sempre di più. La città è fiorita, oggi, lo è nei suoi giardini, nelle sue esposizioni floreali, nelle sue vetrine e strade. Ma possiamo fare meglio. Aggiungiamo, allora vasi di fiori, in ogni angolo, spargiamoli come riso sul sagrato di una chiesa. Distribuiamo colori vivaci e petali per le strade. Perché un giardino segreto può essere anche, semplicemente, in un piccolo vaso. Ora come allora.

 

Fotografie di Simonetta Sandri, Manifestazione Giardini estensi 2015 (a breve presenteremo l’edizione 2016, che si terra’ a Ferrara dal 30/04 al 1/05)