In Italia sono state sviluppate una serie di Decreti Legge e Normative sulle prestazioni energetiche degli edifici da quando il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione hanno emanato la direttiva 2002/91/CE (cioè EPBD – Energy Performance of Building Directive).
A causa delle svariate definizioni e regolamentazioni che si sono succedute in questi anni, si è creata non poca confusione, soprattutto tra i non addetti ai lavori.
Questo articolo è dunque indirizzato a tutti coloro che voglio capire cos’è la certificazione energetica, a cosa serve, quando è obbligatoria e chi può redigerla.
di Laura Tallarida per Houzz
L’Attestato di Prestazione Energetica viene previsto con la L. 90/2013 e sostituisce l’Attestato di Certificazione Energetica (A.C.E.); esso descrive la prestazione energetica dell’edificio. Nello specifico certifica la quantità annua di energia primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i bisogni energetici dell’edificio.
L’Attestato di Prestazione Energetica in molti casi è un documento obbligatorio e serve per migliorare la trasparenza del mercato immobiliare, fornendo agli acquirenti e ai locatori di immobili un’informazione oggettiva e trasparente delle caratteristiche e delle spese energetiche dell’immobile.
Questo documento infatti permette di fare i giusti calcoli di spesa, attuali e futuri, dovuti proprio al consumo energetico, oltre che comprendere quali margini di miglioramento della prestazione energetica ha un edificio. Fattori importanti nel caso di investimenti immobiliari.
A questo obiettivo generale va aggiunto anche la possibilità di consentire ai proprietari che intendono eseguire lavori di miglioramento, importanti ma poco visibili, come quello dell’isolamento termico delle pareti, di veder riconosciuti, da un punto di vista fiscale, i loro investimenti.
Quando è richiesto?
- Annunci di vendita o affitto di unità immobiliari
- Affitto di unità immobiliari
- Compravendita: trasferimenti a titolo oneroso
- Donazione: trasferimento a titolo gratuito
- Edifici di nuova costruzione al termine dei lavori
- Ristrutturazioni importanti quando i lavori coinvolgono oltre il 25% della superficie dell’involucro
Cosa viene analizzato?
- L’isolamento dell’edificio (pareti e infissi)
- Le caratteristiche degli impianti tecnici (radiatori, caldaia, stufe…)
- La fonte energetica utilizzata (primaria non rinnovabile, rinnovabile, o la somma delle due)
Chi può redigerlo?
Il certificatore energetico abilitato a rilasciare questo documento può essere una persona fisica o una società. In ogni caso deve essere indipendente, cioè non deve essere in alcun modo coinvolto con il processo di progettazione o realizzazione dell’edificio, né essere imparentato con il proprietario; deve essere qualificato, cioè laureato, iscritto all’albo professionale e avere esperienza nella progettazione di impianti ed edifici.
Quanto dura?
Il documento dura 10 anni se non vengono eseguiti interventi che determinano la necessità di un aggiornamento delle prestazioni energetiche dell’edificio.
Ad ogni modo, l’attestato rimane valido solo se controlli e revisioni degli impianti tecnologici vengono fatti regolarmente e periodicamente nei tempi e nelle modalità previste dalla legge.
Che fine fa il vecchio A.C.E?
Se un immobile possiede l’attestato di certificazione energetica, che veniva rilasciato prima dell’entrata in vigore del DL 63/2013, non è necessario dotare l’edificio del nuovo A.P.E.
Naturalmente, però, l’A.C.E. deve essere ancora valido (la durata è sempre 10 anni) e il fabbricato non deve aver subito lavori di riqualificazione, tali da poter modificare la sua performance energetica.
Con gli ultimi decreti legge di attuazione della Legge 90/2013 che sono entrati in vigore nell’ottobre 2015, le caratteristiche dell’attestato, le modalità di classificazione energetica degli edifici e il modello di attestazione della prestazione energetica sono stati resi uniformi su tutto il territorio nazionale. Naturalmente questo consente di avere maggiore chiarezza permettendo ai consumatori di capire in che modo un edificio è stato realizzato, sensibilizzando a un maggior risparmio energetico.