Quale futuro per la fotografia che indaga l’umano e la sua condizione? Dal 10 ottobre riapre a Lodi il Festival della Fotografia Etica (FFE).
La manifestazione, giunta alla sua VI edizione, intende approfondire contenuti di grande rilevanza etica attraverso un programma di mostre di fotoreporter da tutto il mondo e l’organizzazione di dibattiti, incontri, workshop, letture portfolio, videoproiezioni e numerosi altri eventi, tesi a indagare la relazione che intercorre tra etica, comunicazione e fotografia.
Un festival maturo che ha un flusso di visitatori in costante ascesa – gli ospiti registrati sono passati da circa 3.000 nel 2010, a più di 7.000 nel 2014. Unico festival in Italia nel suo genere, per tre weekend compresi tra il 10 e il 25 ottobre 2015, indagherà quest’anno su problematiche legate all’alimentazione, al cibo e alla sua produzione.
«L’edizione 2015 guarda al “cibo che uccide”, al lato nascosto e cupo della produzione e consumo di cibo, all’evoluzione della singola immagine quando come può deve essere vista, risponde con uno “sguardo sul mondo” alle grandi domande sulla contemporaneità», spiega Alberto Prina, uno degli organizzatori.
Elevata l’offerta artistica. Nella sezione “Il cibo che uccide” Ed Kashi, racconta con Under Cane: A Worker’s Epidemic la dura vita dei raccoglitori di canna da zucchero, A Life Apart: The Toll of Obesity di Lisa Krantz sviscera il triste tema dell’obesità, mentre Pablo Ernesto Piovano, con Agrotoxicos e Terra Vermelha di Nadia Shira Cohen e Pablo Siqueira affrontano il tema dell’inquinamento della terra. Non mancherà lo spazio Spazio World.Report Award, riservato ai vincitori dell’ultima edizione World. Report Award – Documenting Humanity.
Nello spazio ONG presente anche la mostra sullo speciale giornalistico FOOD4 – Il futuro della sicurezza alimentare,realizzato dal giornalista di BioEcoGeo, Emanuele Bompan (autore di questa colonna) dove si raccontano 5 progetti di cooperazione inerenti altrettante sfide globali per cancellare la fame E garantire il diritto al cibo La mostra, realizzata con il supporto dell’European Journalism Center, con foto di Giada Connestari, Sanjit Das, Annalisa Brambilla e Gianluca Cerere sarà esposta in piazza San Francesco. Visita guidata con gli autori sabato 24 , ore 10
Numerosi i dibattiti. Sabato 10 ottobre si parte alle 21.00 con “Ho visto cose” con Massimo Sestini e Carlo Verdelli. Mentre il 24 si danno appuntamento gli autori del progetto FOOD4, insieme a Wilfried Ruetten, European Journalism Center e Sherri Dougherty, fotoeditor della FAO.