Mai più Terra dei fuochi ed Eternit. Un Senato in versione “ampia convergenza” approva il testo sui delitti ambientali. La strada è ancora molto lunga, ma è il passo è stato importante.
Nei primi giorni di marzo, l’aula del Senato ha approvato con un’ampia maggioranza (165 sì, 49 no e 18 astenuti) il Disegno di legge (Ddl) in materia di delitti contro l’ambiente. A favore la maggioranza insieme a Sel e Movimento 5 Stelle, mentre la Lega si è astenuta e Forza Italia ha votato contro.
Finalmente, dopo un anno di gestazione difficile, tra commissioni riunite, audizioni, slittamenti dell’esame in Aula e tanti tentativi di insabbiamento è stato colmato un vuoto normativo che ha contraddistinto la cronaca e la storia del nostro Paese: l’assenza di una normativa penale adeguata per l’effettiva tutela dell’Ambiente.
Ora si attende solo il via libera definitivo dalla Camera che in molti – compreso il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti – auspicano arrivi velocemente e senza ulteriori modifiche.
Grazie a questa nuova legge, verrà inserito nel codice penale italiano un titolo ad hoc interamente dedicato ai delitti contro l’ambiente. Una carenza nel codice penale di cui, come spesso abbiamo scritto sulle nostre pagine, anche associazioni, comitati e liberi cittadini hanno reclamato a gran voce. È infatti accaduto spesso che lo sdegno dell’opinione pubblica si facesse sentire su questi argomenti, soprattutto quando i procedimenti giudiziari di grande rilevanza e impatto mediatico hanno riguardato reati che hanno provocato gravissimi danni alla salute dell’uomo e devastazioni all’ambiente. Basti pensare alla tristemente nota Terra dei fuochi o al caso dei lavoratori del processo Eternit.
Di Leonardo Bianchi
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