Sono così numerosi i settori produttivi in cui è utilizzata la carta riciclata che oggi possiamo sceglierla per qualsiasi oggetto in carta.

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Da secoli l’uomo utilizza la carta per innumerevoli scopi. La usa per scrivere, stampare, imbustare, proteggere e imballare beni e alimenti. Ne usiamo talmente tanta che riciclarla dopo il primo utilizzo è diventata una necessità. Fino a qualche anno chiamavamo questa pratica semplicemente riciclo, oggi ha assunto una dimensione tutta sua ed è diventata una branca dell’economia: l’economia circolare.

Tornando al materiale più riciclato, la carta, sono sempre più numerosi i beni prodotti con materiali che una volta erano giornali, scatole o vecchie carte. Tanto che oggi possiamo decidere di usare carta riciclata in qualsiasi ambiente in cui ci troviamo: dalle nostre case agli uffici passando attraverso i locali pubblici e i negozi in cui decidiamo di essere consumatori consapevoli.

In ufficio utilizzare carta riciclata per la stampante è ormai molto semplice in quanto la si può trovare ovunque e allo stesso prezzo di quella vergine. Se si inviano lettere e oggetti lo si può fare utilizzando scatole e buste di carta riciclata (come le buste kraft) e infine possiamo scrivere su quaderni e blocchi che spesso col loro colore testimoniano la presenza di una vita precedente del materiale che siamo usando. Anche l’arredamento può essere in linea con un’anima green grazie all’idea di innovativi designer che già più di dieci anni fa hanno progettato mobili interamente realizzati con cartone ecologico e riciclabile: scrivanie, sedie, librerie ma anche lampade e poltrone. Se dall’ufficio passiamo all’abitazione le cose non cambiano.  Anche qui, infatti, possiamo compiere una scelta ecologica acquistando prodotti per l’igiene personale e della casa (carta igienica, tovaglioli, fazzoletti, asciugatutto…) nati dal riciclo.
Addirittura, c’è chi ha utilizzato fogli di giornale per farne occhiali e bottiglie.

 

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Ma come se la cava l’Italia con la raccolta differenziata e il riciclo della carta?

Se di primo istinto risponderemmo a questa domanda con un “bene” perché ci sembra che ormai riciclare la carta sia un’abitudine consolidata, in realtà la risposta corretta è “benissimo”. L’Italia è infatti tra i protagonisti in Europa nella gestione degli imballaggi. In 20 anni, la raccolta differenziata è passata da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate di materiale recuperato e a cui viene data nuova vita, con un tasso di riciclaggio, nel comparto dell’imballaggio, superiore all’80%, già oltre gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea al 2025 e in linea con l’obiettivo dell’85% previsto per il 2030.

Un aiuto concreto per l’ambiente

L’utilizzo della carta riciclata consente di impattare meno sull’ambiente minimizzando gli effetti connessi al ciclo di produzione primaria della carta. Servono 15 alberi, 440 mila litri d’acqua e 7600 Kwh di energia elettrica per ottenere una tonnellata di carta nuova, mentre per produrre carta riciclata, non solo non si abbattono alberi ma si riducono della metà i consumi di energia e fino all’80% quelli di acqua. Ma non è tutto qui. Anche il risparmio in termini di anidride carbonica emessa nell’atmosfera è notevole perché con l’utilizzo di carta riciclata si risparmiano le emissioni dell’84%.