BioEcoGeo_GuardiaparcoSolo qualche giorno prima dello scorso Natale a seguito di un gravissimo atto vandalico e di intimidazione sono stati dati alle fiamme e distrutti completamente gli automezzi di servizio della Riserva Naturale Regionale di Nazzano Tevere Farfa.
La notte tra il 9 e 10 gennaio scorsi in un analogo atto è stato dato alle fiamme uno dei veicoli dei Guardiaparco della Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa e sono state squarciati tutti gli pneumatici di un altro mezzo.
Tali azioni probabilmente sono state perpetrate per esprimere il disaccordo verso qualche azione del Parco, forse qualche operazione eseguita dal personale di sorveglianza Guardiaparco, che ha come compito istituzionale proprio quelle di fare rispettare la legge e provvedere alla tutela ed alla salvaguardia del territorio. Queste azioni danneggiano il patrimonio di tutti.
Aigap (Associazione Guardie dei Parchi e delle Aree Protette), sodalizio a carattere nazionale che riunisce la categoria dei Guardiaparco, condanna fermamente tali atti ed intende esprimere la massima solidarietà ai colleghi Guardiaparco ed al personale della Riserva Naturale Regionale di Nazzano Tevere Farfa e della Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa confidando nelle indagini per l’identificazione dei responsabili.
«Queste notizie fanno male e rivelano lo stato di abbandono morale e materiale in cui si trovano i Parchi e le Riserve della Regione Lazio, che invece ne rappresentano un enorme patrimonio pubblico» afferma Alberto Dominici, Presidente di Aigap.
«Si sente parlare sempre più spesso di Ambiente, di Green economy, dell’importanza dei valori ambientali per le politiche sociali ed occupazionali… ma la cruda realtà è ben altra, i Parchi sono quasi dimenticati. Si intende lanciare quindi un appello alla Politica, affinché dia una risposta rapida, pratica ed efficace a questi atti vandalici, che possa mettere in condizione il personale Guardiaparco, che ha fatto del proprio lavoro quasi una missione di vita, di continuare le proprie attività di istituto senza lasciare campo libero ai biechi interessi di pochi».