Sono sempre di più gli iscritti alle “università del vino” presenti in Lombardia.
“Negli ultimi sei anni – spiega un’analisi della Coldiretti regionale alla vigilia dell’apertura del Vinitaly – sono aumentati del 30% gli studenti che frequentano i corsi di laurea in Viticoltura ed enologia. I due poli di riferimento sono l’Università Cattolica di Piacenza e l’Università Statale di Milano, a cui si aggiungono anche i master specialistici come quello che organizzato dall’Università di Pavia. Alla Statale gli iscritti al corso di laurea, che studiano i principi della coltivazione della vite e della produzione del vino, sono passati dai 322 del 2010 ai 415 del 2016. E sono oltre mille i laureati negli ultimi dieci anni.”
“La raccolta di un grappolo d’uva – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – apre opportunità di lavoro in ben 18 settori diversi: dall’agricoltura alla ristorazione, dalla cosmetica alla pubblicità, passando anche per l’ideazione e alla realizzazione di etichette e bottiglie. Nella nostra Regione – continua Prandini – lavorano oltre 3mila imprese vitivinicole, di cui il 13% è guidato da giovani. Si tratta di un settore sicuramente interessante e con ancora grosse potenzialità produttive e occupazionali”.
All’Università di Pavia, ad esempio, è partita, in collaborazione con la Coldiretti Pavia, la seconda edizione del master in enologia, che quest’anno prevede l’assunzione con contratto di apprendistato di 12 studenti in altrettante aziende vitivinicole. Si tratta di un corso di specializzazione gratuito – spiega Coldiretti – destinato a cittadini lombardi sotto i 30 anni in possesso di una laurea in agraria, enologia, economia e chimica. Le materie approfondite vanno dall’inglese al marketing enologico, dai laboratori di analisi fino alla valorizzazione del vino.
L’azienda vitivinicola “Tenuta Fornace” di Rovescala ha appena inserito un giovane apprendista. «Durante la settimana lavora in azienda con noi, seguendo l’attività in cantina e nelle vigne sotto la supervisione di mio fratello – spiega Raffaella Rossi, che insieme al fratello Andrea gestisce l’azienda sulle colline dell’Oltrepò Pavese – Il venerdì e il sabato invece segue i corsi in università. Questo master è importante, perché permette a giovani under 30 di avvicinarsi alla viticoltura con una conoscenza a 360 gradi e perché permette alle aziende di formare figure professionali utili – continua l’imprenditrice agricola pavese – La nostra intenzione, se tutto dovesse andare bene, è tenere questo apprendista anche quando il master sarà finito, magari affiancandogli un’altra figura che si occuperà del marketing. Negli anni infatti l’azienda si è ingrandita, oggi siamo spesso all’estero ed è importante che ci siano figure professionali formate per tenere sotto controllo tutti gli aspetti della nostra attività».