Quando il Ministro dell’Ambiente è stato accolto a Cagliari dai comitati contro le scorie, 13 aprile 2015, ha voluto tranquillizzarli: «Voi in Sardegna siete fortunati perché avete il mare – ha detto – quindi è difficile che le scorie nucleari vengano portate qua».

Centrale del Garigliano - Lavori di bonifica
Centrale del Garigliano – Lavori di bonifica

Questa frase di Gian Luca Galletti la dice lunga sul fatto che quello della costruzione del deposito di scorie nucleari è un tema molto sentito ma anche sull’intenzione del Ministro di placare gli animi, senza necessariamente affrontare il problema.
In questi giorni la Sogin, società di Stato incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, ha consegnato all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) la mappa aggiornata dei siti potenzialmente idonei per la costruzione del deposito nazionale nucleare e il Parco tecnologico. Mentre ISPRA studia cartografie e faldoni per consegnare ai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente le proprie valutazioni, non si placano le proteste e le resistenze di alcune Regioni come Emilia Romagna o Sardegna e Basilicata (queste ultime già insorte per respingere qualsiasi ipotesi di costruzione di depositi sul proprio territorio).
Ora occorrerà aspettare che i ministeri diano indicazioni alla Sogin per il via libera della pubblicazione della Carta dei siti potenzialmente idonei. Si dovrà quindi attendere, ragionevolmente, almeno sino agli inizi di luglio.