Eco – moda. Sì, il mondo della moda sta diventando sempre più “verde”. Questa rivoluzione coivolge sia il fattore produttivo, sia quello della vendita. Una rivoluzione ecosostenibile, che sta interessando sempre di più le aziende, verso un futuro più etico e giusto, in un ambiente meno inquinato.
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La prova di quanto detto è il Green Carpet Fashion Award Italia, un evento organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), il Ministero dello Sviluppo Economico, ICE e con il patrocinio del Comune di Milano. La rassegna, che si terrà il prossimo 24 settembre al Teatro alla Scala di Milano, durante Milano Moda Donna, vuole spingere l’accelleratore sul valore dell’ecosostenibilità. All’evento parteciperanno maison del calibro di Giorgio Armani, Prada, Valentino, Gucci, Fendi.
In attesa del grande evento, sono molti i marchi che hanno presentato recentemente progetti particolari dedicati all’ecosostenibilità come  Mango, Freitag e H&M.
Milano ma non solo. Sotto l’aspetto dell’eco-fashion, la regione Marche rappresenta sicuramente un’eccellenza.
Negli ultimi 5 anni il 30% delle 6.178 aziende del settore ha investito in prodotti e tecnologie eco compatibili. Il mercato tessile marchigiano ha dato una forte spinta a riguardo mettendo al bando i prodotti chimici nocivi, ponendo particolare attenzione ai processi produttivi e ai consumatori.
Secondo CNA Federmoda Marche, il 48% delle imprese che ha investito in green economy esporta i suoi prodotti, contro il 35% di quelle che non hanno puntato sulla sostenibilità ambientale. Inoltre, il 28% delle imprese “verdi” della moda ha aumentato il fatturato. Numeri positivi in un settore messo alle corde dalla crisi economica. Negli ultimi 7 anni (2009-2016) il comparto moda delle Marche ha perso oltre 2 mila addetti e 675 imprese (10%).