Giornata Mondiale dell’Oceano: Acquario di Genova e Ogyre insieme

1 tonnellata di rifiuti marini raccolti e un’area dedicata all’interno dell’Acquario di Genova. Queste sono le due attività da cui parte la collaborazione tra l’Acquario di Genova e Ogyre.

L’unione di queste realtà prevede infatti due iniziative in particolare: la raccolta di una tonnellata di rifiuti – plastica e altri materiali – attraverso la community di pescatori che fa capo a Ogyre e l’allestimento di un’area all’interno dell’Acquario di Genova che comprende la vasca “Il mare che non vogliamo” che per tutto il periodo estivo informerà i numerosi visitatori sul problema dell’inquinamento e sul progetto.

L’iniziativa risponde all’impegno che entrambe le realtà portano avanti nella salvaguardia degli oceani in linea con il Goal 14 dell’Agenda 2030 dell’ONU “Vita sott’acqua – Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile” e alla convinzione che la collettività possa guidare il cambiamento e che ognuno, nel suo piccolo, rivesta un ruolo fondamentale per assicurare un futuro migliore al Pianeta.

“Fishing for litter” è un sistema di raccolta rifiuti marini organizzato da Ogyre in collaborazione con pescatori indipendenti in diversi porti in tutto il mondo; attraverso un semplice meccanismo incentivante, i pescatori vengono retribuiti per recuperare i rifiuti marini dall’oceano e riportarli a terra. Una volta tornati, i rifiuti vengono scaricati, pesati, analizzati e categorizzati da un partner locale, che li archivia digitalmente prima di consegnarli all’organizzazione locale incaricata dello smaltimento.

Attraverso l’area dedicata all’interno dell’Acquario di Genova, i visitatori potranno collegarsi con il QR code alla pagina dedicata alla collaborazione tra Ogyre e Acquario ed essere aggiornati in tempo reale sulla raccolta di rifiuti, visualizzando la quantità raccolta, le aree e i pescatori coinvolti.

L’area comprende la vasca “Il mare che non vogliamo” che riproduce un piccolo tratto di costa che ospita quasi esclusivamente oggetti di plastica e altri rifiuti che hanno sostituito la flora e la fauna marine. Un messaggio provocatorio e impattante che sottolinea un rischio reale che il pianeta sta correndo se non si riduce drasticamente la produzione di rifiuti e non si modifica la gestione degli stessi.

Da 30 anni l’Acquario di Genova avvicina il pubblico al mondo marino e acquatico per consentirgli di conoscerlo, apprezzarne il valore inestimabile, scoprire le principali minacce che ne minano l’esistenza e, attraverso il coinvolgimento diretto in esperienze edutainment, sollecitare un impegno personale per contribuire alla sua salvaguardia. La struttura, gestita da Costa Edutainment, collabora con prestigiose università e istituti di ricerca per valutare gli effetti dell’inquinamento da plastiche sull’ambiente marino: tra le ricerche in corso, lo studio condotto presso il laboratorio MaRHE Center ospitato dall’Acquario sull’impatto delle microplastiche sui coralli tropicali in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca, e quello sulla presenza di microplastiche nella catena trofica e gli effetti sullo stadio giovanile (efira) delle meduse del genere Aurelia in collaborazione con il CNR-IAS (Istituto per gli Impatti Antropici).
Ogyre è una benefit corporation e start up innovativa ligure che ha creato una community internazionale di persone, aziende, pescatori e ambassador che hanno unito le loro forze per sostenere la stessa missione: proteggere e salvaguardare l’oceano. Nel 2020 ha creato una piattaforma digitale e dal 2020 pulisce gli oceani ogni giorno.

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