Una piccola cittadina siciliana, Balestrate, in provincia di Palermo, sta lanciando una mini-rivoluzione, una controtendenza di silenzio in un mondo rumoroso e perennemente connesso. L’idea è nata da un gruppo ristretto di genitori: un parco giochi senza tecnologia.
Il parco, che sorgerà di fronte a una scuola elementare in una zona immersa nel verde, lascerà spazio solo a questo colore oltre a divertimenti tradizionali. Ci saranno anche la dama, gli scacchi e tante attività ricreative di cui si era persa memoria e abitudine. Qualcuno parla dei “giochi di una volta”. Se penso che sono i miei di solo qualche tempo fa …!
All’entrata del parco ci saranno armadietti dove si dovranno lasciare smartphone, tablet, PC e device elettronici di ogni tipo. Una multa per chi violerà questa regola, nessuna connessione permessa. I soldi provenienti da eventuali multe verranno usati per i lavori di manutenzione della struttura. L’attenzione, quella di tutti, genitori e bambini, dovrà essere lasciata solo all’aria, ai colori, al divertimento e ai giochi e non (più e solo) ad uno schermo, piccolo o grande che sia. Se si osserva il mondo intorno a noi, dalle metropolitane, agli autobus ai parchi, fino alle serate o alle feste tra amici, si vedono solo teste chine sui telefonini. Pochi libri e giornali ormai e molta disattenzione alla vita intorno. Questo parco, insieme a tante altre iniziative analoghe, vuole ritarare vista e prospettiva. Soprattutto quelle dei bambini. Un mondo diversi che, in fondo, è quello che circonda e che spesso non si osserva e nota più. Un ritorno a sé stessi.
E’ partita quindi una raccolta fondi, anche tramite la pagina Facebook “Una giostra per il parco giochi”, per arrivare a quegli 80.000 euro che serviranno a realizzare la struttura Enti pubblici e privati stanno già contribuendo e si spera presto di raggiungere il traguardo. A raccolta ultimata partiranno i lavori. Sosteniamola