Gli spazi dimenticati e nascosti riprendono vita, perché il verde facilita la socialità.
Questa dal 2016, anno della sua fondazione, la filosofia dell’associazione ferrarese Ilturco, che, quest’anno, ha portato a casa un finanziamento di INCREDIBOL!, il bando per lo sviluppo di professioni e industrie culturali e creative promosso dal Comune di Bologna.
L’associazione ferrarese, che vuole valorizzare e promuovere il patrimonio culturale, architettonico e botanico del territorio, è composta da un gruppo di giovani dinamici e creativi, con formazioni variegate: architetti, comunicatori e videomaker, fotografi, giuristi ed economisti. Nella loro sede di Ferrara di via del Turco 39 abbiamo incontrato Licia Vignotto. Martina Stevoli e Francesco Mancin. Ma ci sono anche Riccardo Gemmo, presidente dell’associazione, e Giulia Nascimbeni e tanti altri. L’associazione è conosciuta soprattutto per Interno Verde, il festival che a Ferrara a maggio di ogni anno apre al pubblico decine di giardini segreti, luoghi di suggestione e interesse storico, che eccezionalmente per un weekend si trasformano da spazi privati a spazi condivisi (la prossima edizione sarà sabato 11 e domenica 12 maggio mentre quella del 2018 ha visto oltre 8000 visitatori).

In continuità con questa quarta edizione, IlTurco ha vinto quindi il bando Incredibol! con il progetto Verde Binario (nome che deriva dal linguaggio informatico e della programmazione), un archivio online pensato per mappare e condividere informazioni, fotografie e video di giardini pubblici e privati, storici e contemporanei, intesi come piacevoli oasi di tranquillità, pace e bellezza ma anche come custodi di racconti e memorie che intrecciano il passato e il presente dei singoli abitanti alla più ampia narrazione cittadina.
Si tratta di valorizzare e mettere a disposizione di tutti il consistente e accurato lavoro di ricerca, che ha compreso e fatto dialogare fonti documentarie e ricordi familiari, planimetrie catastali e scatti ingialliti, recuperati dai cassetti, bauli e soffitte. Questi preziosi materiali costituiranno la base di partenza da cui si svilupperà il sito, che si arricchirà di riprese col drone, schede dettagliate di alberi nei vari luoghi, tracce e planimetrie disegnate ad hoc e virtual tour, e comprenderà una serie di strumenti utili ad ampliarne l’accessibilità (file audio per i non vedenti, video con traduzione Lis per i sordi, filtri di ricerca, all’interno della mappa dei giardini, studiati per facilitare la visita delle persone con mobilità limitata).
I cittadini potranno contribuire ad allargare archivio e notizie, la memoria sarà condivisa e di tutti, attraverso l’invio di segnalazioni, immagini, testimonianze, ricordi e storie. Tutto contribuirà ad accrescere e migliorare la narrazione collettiva, a ridare nomi a volti in certi luoghi dimenticati. Il patrimonio privato, fatto di palazzi, giardini, cortili che appartengono a famiglie e aziende, luoghi ed edifici che meritano di essere preservati, scoperti e riscoperti, attualizzati, vissuti e condivisi, verrà presentato come parte di un grande bene comune, per sensibilizzare le persone a conoscere, rispettare e prendersi cura del proprio territorio. Conoscendo il passato per migliorare presente e futuro e fare rete. E nel rispetto della qualità, bandiera dell’associazione che lavora all’insegna dello standard ISO 20121 sugli eventi sostenibili.
Fotografie di Andrea Bighi, per Interno Verde