Era nata a maggio di quest’anno  la campagna di sensibilizzazione #TarantoRicercaFuturo con lo scopo di raccogliere 20mila firme per due richieste precise: l‘oncoematologia pediatrica e il Polo Oncologico IRCCS all’ospedale Moscati di Taranto.

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Ora ce l’hanno fatta. Dopo sei mesi e tanto lavoro, le 20mila firme sono state consegnate al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, che ha annunciato il piano di riordino ospedaliero, includendo proprio le due richieste dei tarantini. Un centro di ricerca spinto dal basso che già nei primi giorni aveva visto l’adesione di 7mila persone, tra personaggi del mondo scientifico, sanitario, culturale e dello spettacolo. Ma anche tante persone comuni che hanno capito quanto fosse indispensabile il miglioramento della qualità della vita dei malati oncologici tarantini, non solo attraverso le cure, ma anche attraverso la ricerca e lo studio scientifico della carcinogenesi ambientale.

La campagna di sensibilizzazione. In occasione del  lancio della campagna, il 14 maggio scorso, il messaggio degli organizzatori era stato forte e chiaro: “L’emergenza sanitaria-ambientale del nostro territorio impone la realizzazione di un Centro IRCCS Oncologico a Taranto come priorità strategica nazionale”. Un messaggio che ha raggiunto oltre 54000 contatti attraverso la pagina Facebook #TarantoRicercaFuturo e ha avuto  3400 visualizzazioni del video live della conferenza stampa dove con chiarezza fu definito l’obiettivo dell’iniziativa e come reperire le risorse economiche necessarie per realizzarla.

Il piano sanitario regionale. Già un mese fa, alla Conferenza delle Regioni, il presidente Emiliano aveva messo in risalto la delicata situazione di Taranto, chiedendo una deroga per la città pugliese al decreto sugli standard ospedalieri. L’aspettativa di vita di un tarantino è di 7 anni inferiore a quella, ad esempio, di un barese e ciò riguarda soprattutto la risttrutturazione produttiva dell’Ilva: uno studio epidemiologico, fatto in collaborazione con la Regione Lazio,  ha dimostrato, infatti, che a maggiori livelli produttivi della fabbrica corrispondono dati di mortalità e di morbilità, specificatamente con riferimento ai bambini, completamente fuori scala rispetto alla media nazionale e alla media della Puglia. Ed esiste anche un problema sanitario: con le stesse regole di altre Regioni e con gli standard ospedalieri nazionali previsti ,non si è in grado di affrontare una tale emergenza sanitaria. Alla richiesta del presidente Emiliano, le Regioni hanno unanimamente risposto positivamente e di qui il riordino del piano sanitario che è riuscito a prevedere, tra l’altro, anche le richieste degli organizzatori della campagna #TarantoRicercaFuturo. All’interno del piano  ci sono così  l’oncoematologia pediatrica e il Polo Oncologico IRCCS al Moscati.

Quello che resta da fare, e sarà un compito di tutti i cittadini pugliesi e non solo, sarà proteggere questo risultato e vigilare su tutti i passaggi futuri fino alla sua realizzazione.

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