Cinque anni e due mesi ai fratelli De Benedetti (Franco e Carlo), un anno e 11 mesi a Corrado Passera, con sospensione della pena.

26/01/09 Conferenza stampa Carlo DeBenedetti che annuncia le sue dimissioni grapher

Questo il verdetto del Tribunale di Ivrea nel processo sulle morti e gli ammalati di mesotelioma pleurico da esposizione all’amianto alla Olivetti (12 i morti, 2 gli ammalati, tra il 2008 e il 2013, che lavorarono fra la fine degli anni ‘70 e l’inizio dei ’90, ndr.). Gli imputati erano 17, accusati di omicidio colposo e lesioni colpose plurime. Le motivazione della sentenza verranno rese note entro 90 giorni. Gli indennizzi, da stabilire in separato giudizio civile, dovrebbero avvinarsi a 2 milioni di euro che dovranno essere versate «in solido» dagli imputati condannati, a seconda delle singole posizioni, e da Telecom, chiamata in causa come responsabile civile.

«Siamo soddisfatti della sentenza – dichiara Laura Longo, uno dei sostituti procuratori –  perché il tribunale ha di fatto accolto l’impostazione dell’accusa: è stata data giustizia alle vittime e ai loro familiari». «Parliamo di morti che si potevano e dovevano evitare» ha poi aggiunto. A commentare la sentenza anche il primo cittadino di Ivrea, Carlo Della Peppa il quale ha sottolineato la « gestione superficiale del problema amianto in quegli anni».

«Sono stupito e molto amareggiato». Questo il commento a caldo di Carlo De Benedetti.  «Sono stato condannato per reati che non ho commesso – continua l’imprenditore torinese – come ha dimostrato l’ampia documentazione prodotta in dibattimento sull’articolato sistema di deleghe vigente in Olivetti e sul completo e complesso sistema di tutela della sicurezza e salute dei lavoratori, da me voluto e implementato fin dall’inizio della mia gestione». Per De Benedetti nessuno ha mai  segnalato «situazioni allarmanti» e la società da lui diretta non ha mai acquistato talco contaminato da fibre di amianto negli anni ’70.

Intanto, restano aperti altri due fascicoli su ulteriori casi.