In una fase storica contrassegnata da crisi economiche ed energetiche, il mercato del lavoro è stato fra i primi a risentirne. Ma non tutte le novità portate dagli ultimi anni si sono dimostrate negative.
Se da un lato non sono stati pochi i lavori andati in pensione, per contro altri settori hanno aperto le proprie porte all’imprenditoria e alle assunzioni. E qui ha giocato – e continua a giocare – un ruolo importantissimo la green economy, ovvero quel settore in cui le figure e i professioni sono trettamente legati a settori quali il biologico, la bioarchitettura, l’economia circolare e la produzione e distribuzione di energia pulita (ad esempio fotovoltaico o idroelettrico). Ma prima di capire come avviare un’attività in questo campo, ecco alcuni aspetti che è importante conoscere.
BioEcoGeo_greenEconomy
Cosa sono le attività green?
Le attività green, come dice il nome stesso, sono attività “verdi”, legate cioè alla difesa del territorio e del pianeta, attraverso ad esempio l’uso delle fonti di energia rinnovabile. È davvero molto complesso fare un riassunto dei vari settori professionali correlati al green: si va dalle aziende di trasporti che operano in chiave eco-sostenibile, fino ad arrivare ai fornitori che da anni si occupano della produzione delle suddette risorse energetiche.
Poi, nel comparto green operano anche le start up costantemente impegnate nel brevettare nuove soluzioni eco-friendly, e i vari operatori che invece si occupano dell’installazione di sistemi come il geotermico e il fotovoltaico presso le case dei cittadini responsabili e attenti alla salvaguardia del pianeta.
 
Come avviare un’attività green?
Investire in questo settore è una delle prospettive più allettanti per un giovane imprenditore. Ma come procedere? Per prima cosa occorre focalizzarsi su un settore specifico, misurare le esigenze del pubblico e trovare un’idea che possa intervenire in difesa del pianeta, come ad esempio la limitazione dell’effetto serra, la diminuzione dell’inquinamento oppure il riciclo dei materiali pesanti. Partire significa sostanzialmente trovare dei partner o dei finanziatori: un’impresa resa ulteriormente complessa per via della necessità di valutare la loro affidabilità. Oggi questa fase può essere superata utilizzando strumenti come iCRIBIS, un servizio che permette di ottenere visure veloci sulla persona fisica direttamente dal portale online, così da avere tutte le informazioni essenziali prima di stringere eventuali accordi.
 
Altri consigli per entrare nella green economy
La conoscenza è tutto, quando si approcciano mercati così complessi e specifici: una giovane impresa impegnata nel green non può mai partire senza vantare nel team qualcuno che sia esperto di questo settore. E lo stesso imprenditore dovrebbe sempre sapere come accoppiare un’idea alla tutela dell’ambiente. Inoltre, il green deve diventare il pilastro sul quale l’azienda deve operare: anche per una questione di marketing, dato che rendendo molto chiaro questo concetto il brand di fatto invade una nuova nicchia di pubblico. Infine, mai mentire: se un’azienda dice di essere green ma non lo è lei per prima (nella fase di produzione ad esempio), il danno sarà irrecuperabile.