Ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo: è come se 33.800 bottigliette di plastica venissero gettate in mare ogni minuto. L’inquinamento da plastica sta continuando a crescere e si prevede che entro il 2050 l’inquinamento nell’area mediterranea quadruplichi. Discariche e inceneritori sono ancora i principali metodi per la gestione dello smaltimento rifiuti in tutta la regione.

Oltretutto, gli impatti sono gravissimi sia sulla salute dell’ambiente che di tutti gli esseri viventi compreso l’uomo su cui  la plastica inizia ad avere anche effetti indiretti ma gravissimi (vedi l’articolo Plastica, nemica del sesso e dell’amore).

 

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Fortunatamente sono sempre più le persone sensibili all’argomento, moltissime delle quali hanno iniziato a utilizzare borracce al posto delle bottiglie di plastica monouso. Le borracce, però, sono la scelta migliore per la nostra salute? Ne ha parlato il dottor Michele Lagioia, Direttore Medico Sanitario di Humanitas.

I batteri a cui fare attenzione

Le borracce sono senza dubbio una scelta intelligente che potrebbe dare un grosso aiuto nella diminuzione del consumo delle bottigliette di plastica, ma vanno usate con criterio e mantenute pulite continuamente. Non è difficile notare che, se non viene lavata, la borraccia comincerà subito a emanare un cattivo odore, che dovrebbe già bastare per metterci in allarme.
Le borracce sono progettate per mantenere il liquido in esse contenuto in un ambiente umido e scuro, l’ideale per la proliferazione dei batteri, compresi quelli nocivi: numerosi studi hanno dimostrato che, se non vengono lavate bene, possono favorire la nascita di batteri nocivi come le Pseudomonadaceae, tra cui la Pseudomonas Stutzeri e la Pseudomonas Diminuta.

 

Cosa mettere nelle borracce?

Nelle borracce andrebbe messa l’acqua, a meno che ci siano precise indicazioni nella confezione che giustifichi il loro utilizzo per contenere altre bevande, dal té alle bevande zuccherate: alcune sostanze acide potrebbero andare a intaccare la borraccia stessa, e lo zucchero residuo contenuto in alcune bevande potrebbe creare l’ambiente adatto per la proliferazione dei batteri.
Meglio assicurarsi che siano in acciaio inossidabile per uso alimentare: basta controllare sulla confezione sia presente la dicitura “Acciaio inox 18/8” o “304”. Altri ottimi materiali sono il vetro e il rame, ma anche le borracce di plastica non hanno particolari controindicazioni, se mantenute pulite.

Come pulire correttamente una borraccia

La pulizia della borraccia dipende dal materiale con cui è fatta. In ogni caso, è bene seguire due regole fondamentali: la borraccia va pulita ogni giorno, e va lasciata asciugare senza chiuderla con il tappo.
Bastano poche gocce di detersivo per piatti diluite in acqua inserite nella borraccia: basta chiuderla e agitarla forte per fare in modo che il detersivo raggiunga ogni angolo. Dopodiché, è necessario sciacquarla ripetutamente.
Se specificato sulla confezione, la si può lavare direttamente in lavastoviglie, mentre una volta alla settimana si può igienizzare più a fondo, magari lasciando agire al suo interno, per una notte, un quinto di aceto bianco e quattro quinti di acqua.