Una Panda Natural Power è la protagonista di una sperimentazione, nata dalla collaborazione di Fiat Chrysler Automobiles e Gruppo CAP, in cui il pieno si fa col biocarburante recuperato dai fanghi di depurazione delle acque.
Sono passati quasi due mesi da quando, dal Motor Village di Fiat Chrysler Automobiles di Torino, è uscita la Panda a metano che porta sulla fiancata l’hashtag BioMetaNow. Tale auto ha la particolarità di essere la protagonista di una sperimentazione lunga 80 mila chilometri in grado di rivoluzionare il mondo del carburante delle auto del futuro.
L’autovettura, consegnata nelle mani del Presidente di Gruppo CAP (azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nel territorio della città metropolitana di Milano e in diversi altri comuni delle province di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como) per alcuni mesi verrà alimentata dal biometano prodotto da fanghi di depurazione e dalle acque reflue dei cittadini milanesi. L’obiettivo del progetto è la valutazione, da parte dei tecnici del Centro Ricerche di FCA, dell’impatto reale di questo biocarburante sulla meccanica della vettura valutandone efficienza, affidabilità e effetti sul motore.
Come viene prodotto biometano dalle acque reflue? Quanto ce n’è e quanto ne serve? Può realmente essere una soluzione per alimentare le auto a metano?
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