Sono trascorsi 26 anni dalla prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (con 50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città), divenuto uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale nazionale.
Nel primo weekend di Primavera, il 24 e 25 marzo, tornano le giornate del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, nelle quali mille luoghi d’Italia, inaccessibili durante tutto l’anno, apriranno le loro porte. Siti archeologici, palazzi storici, monumenti e chiese saranno così visitabili, con oltre 40mila volontari del FAI pronti ad offrire informazioni, assistenza e a farvi da cicerone.
Sul sito del FAI trovate un elenco scaricabile in PDF suddiviso per provincie di tutti i luoghi aperti il 24 e 25 marzo, con specificati gli orari, l’accessibilità e l’offerta d’entrata consigliata.
Fra i 1000 siti che potrete vedere spiccano l’isola Bisentina sul Lago di Bolsena, il Salone Margherita di Napoli, il Palazzo Giustiniani a Roma, Cà Vendramin Calergi a Venezia, lo Stadio Meazza a Milano, Palazzo Famularo a Lecce e per la prima volta aperti al pubblico i dormitori dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda a Revello in provincia di Cuneo.
Ma anche monumenti di realtà più piccole, come ad esempio il comune di Alcara Li Fusi, nella provincia di Messina, dove è possibile partecipare a visite guidate all’antico villaggio pastorale di Borgo Stella, la Chiesa delle Grazie, il Santuario dell’Eremo e il Monastero di Santa Maria del Rogato.
Per visitare i luoghi del FAI non c’è da pagare un biglietto, ma è chiesta un’offerta libera. La missione del FAI è quella di tutelare e conservare il patrimonio artistico e naturale del nostro Paese e le giornate FAI sono un momento importante di raccolta fondi. I volontari del FAI saranno presenti accanto agli ingressi dei luoghi e in cambio dell’offerta rilasceranno una spilla con il logo del FAI. Nell’elenco dei luoghi trovate anche la cifra minima consigliata.
La prenotazione della visita è richiesta solo per pochissimi siti (indicati nell’elenco dei luoghi), per tutti gli altri è sufficiente recarsi in loco durante gli orari segnati.
Per partecipare alle visite non è necessario essere iscritti al FAI: la maggior parte dei siti aperti è accessibile a tutti. Gli iscritti al FAI potranno però visitare alcuni beni riservati.