La Sostenibilità in Confindustria Veneto Est nasce dal confronto fra le imprese

Io la situazione me la immagino così. Ancora un po’ turbati dalle conseguenze della crisi che aveva investito a sorpresa l’economia globale nel 2008, un gruppo di imprenditori veneti si siede intorno a un tavolo e si interroga su quale possa essere il modo migliore di fare impresa alla luce del cambiamento in atto. Dopo aver valutato le questioni globali al pari di quelle locali e le sfide che si sarebbero poste di fronte agli imprenditori e manager d’azienda (anche a causa del cambiamento climatico) non hanno  dubbi: la sostenibilità è l’unico driver in grado di garantire un modello di impresa in grado di reggere nel futuro.

E la realtà non deve essere stata troppo diversa dalla mia immaginazione, stando alle parole di Mario Paronetto, consulente per progetti di sviluppo sostenibile e formazione manageriale, che ricorda proprio quel periodo.
«La sostenibilità era un tema condiviso ma di fatto non c’erano ancora regole, obblighi o forme che potessero guidarci. Abbiamo quindi stabilito che, per imparare e ottenere nuove conoscenze sul tema, era necessario andare a “casa di ciascuno di noi” e vedere come venivano applicati i fondamenti della sostenibilità e quali erano i comportamenti adottati nei confronti degli stakeholders. Ma non solo. L’intuizione vincente è stata quella di mettere insieme imprenditori con elementi comuni ma, appartenenti a merceologie completamente diverse. Questo ha permesso a tutti di aprire le porte delle proprie imprese senza timori o preoccupazioni».
Dopo qualche anno, grazie alla nomina di Luciano Marton a Vicepresidente all’epoca di Unindustria Treviso, ora diventata Confindustria Veneto Est, e imprenditore appartenente al gruppo originario, è stata creata all’interno dell’organizzazione una delega specifica per sviluppare e coordinare le attività dedicate a questo paradigma di cultura d’impresa: la delega all’etica e alla Responsabilità Sociale d’impresa.

«Il gruppo è partito con una decina di aziende – continua Paronetto – per poi aumentare fino a diventare 51 alla chiusura della scorsa annualità. Ora, per crescere ma con regole più precise, è nata un’Accademy che punta a portare a 200 il numero delle aziende entro il prossimo anno».

Il progetto è ora all’interno di Confindustria Veneto Est, territoriale nata nel novembre 2022 e che racchiude le province di Venezia Padova Rovigo Treviso, con 5.000 imprese associate e 270.000 addetti sotto la delega alla Sostenibilità del Vice Presidente Walter Bertin amministratore di Labomar.
Nel 2021, le imprese appartenenti alla nuova aggregazione hanno realizzato esportazioni per 32,5 mld in valore; quasi la metà dell’intero Veneto (46%) e il 6,3% dell’export italiano.

A far parte di questo gruppo di imprenditori illuminati sono aziende molto note dell’industria italiana come ad esempio Contarina S.p.A., Latteria Montello S.p.A., Lucart, Molino e Pastificio Sgambaro, Gava Imballaggi, Molino Rachello Srl, Schneider Electric,  Codognotto, Galdi Srl, Vettorello, Scarpa e Amorim Cork Italia, solo per citarne alcuni.

Il Gruppo Sostenibilità in visita presso lo stabilimento SCARPA

«Periodicamente organizziamo gruppi di lavoro e facciamo visita a una delle aziende facente parte del gruppo.  L’impresa che ospita racconta il proprio modello di sviluppo sostenibile e mostra i propri stabilimenti ai colleghi del territorio. È molto frequente che da queste conoscenze approfondite nascano anche progetti di economia circolare, come ad esempio durante la visita all’impianto di riciclo di Contarina durante il quale un’azienda produttrice di scarpe da trekking ha mostrato interesse verso le plastiche di scarto di questo impianto per testarle come componente sostitutiva delle plastiche utilizzate per produrre le suolette all’interno delle proprie scarpe».

E questo è solo uno degli innumerevoli esempi di buone pratiche che possono nascere dalla contaminazione, dall’approfondimento di opportunità tematiche e dalla conoscenza reciproca fra aziende che operano in settori differenti ma con lo stesso sguardo al futuro. L’obiettivo di questa attività, che ha una retention del 100% (nessuno dei facenti parte ha mai lasciato il gruppo) è far aprire le porte alle aziende e gli imprenditori che hanno capito che farlo e rendicontare il proprio agire le aiuta a essere vincenti.
«Ci diamo obiettivi comuni e buone pratiche da adottare affinché sia tutto il territorio, e non solo l’azienda, a beneficiare di questa modalità di fare impresa».

Con l’intento di dare evidenza e visibilità a questo comune impegno, coinvolgendo non solo le imprese, ma anche le scuole, le Amministrazioni pubbliche e le start up, Confindustria Veneto Est ha lanciato la Settimana della Sostenibilità. Quest’anno l’evento vedrà la sua seconda edizione tenersi dal 15 al 19 maggio a Treviso durante la quale verranno scambiate buone pratiche al fine di definire un comune linguaggio e nuove collaborazioni.

Mario Paronetto durante la prima edizione della Settimana della Sostenibilità

«Non esistono, a livello nazionale, realtà come la nostra – conclude Paronetto – e noi speriamo di essere d’ispirazione per altri territori del nostro paese».