Il World Conservation Congress dello IUCN si terrà a Marsiglia dal 3 all’11 settembre e avrà come tema principale la tutela della biodiversità. Una sfida di importanza letteralmente vitale, da vincere prima che sia troppo tardi.
Forse non è fra i temi più seguiti dal grande pubblico, ma dovrebbe esserlo: la perdita di biodiversità. In Europa, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), quasi tutti gli indici che la riguardano sono negativi, tanto da definire la situazione catastrofica quanto il cambiamento climatico. Urge quindi correre ai ripari.
A tal proposito, dal 3 all’11 settembre 2021 si terrà a Marsiglia il Congresso della IUCN, International Union for Conservation of Nature, uno dei più importanti eventi dedicati alla tutela degli ecosistemi. L’evento, per la prima volta in forma “ibrida” (cioè sia in presenza che virtuale), ha l’obiettivo di misurare lo stato del pianeta tenendo conto dei cambiamenti climatici in atto e basandosi appunto sulla conservazione della biodiversità.
Molto incoraggiante la presenza di numerosi Capi di Stato, funzionari governativi, alti rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo, amministratori delegati e leader aziendali, scienziati ed accademici. Attesi fra gli ospiti Emmanuel Macron, Frans Timmermans, Christine Lagarde e molti altri. Presenti anche grandi compagnie, che collaborano attivamente con il Congresso, per le quali il 3 settembre è previsto un evento dedicato ai soli CEO.
Degna di nota è poi la partecipazione del Vertice mondiale “Our land, our nature” che, per la prima volta, unisce le voci dei popoli indigeni per denunciare le “false soluzioni contro la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici” in atto, soprattutto nel sud del mondo. Lo scopo è quello di aumentare la consapevolezza della necessità di misure più solide per proteggere i diritti delle popolazioni indigene e il loro ruolo di custodi degli ecosistemi. Anche perché, come spiega Survival International, “stiamo distruggendo i migliori custodi del mondo naturale proprio nel nome della conservazione della natura”. Questo vertice è importante per vari motivi, a partire dal riconoscere finalmente una grande dignità alle popolazioni indigene, maestre di appunto di protezione della biodiversità.
Congresso Mondiale sulla Conservazione della Natura: il programma
Il programma, molto dettagliato, rivela le tre principali aree d’azione del Congresso: quella del Forum delle idee, con numerosi interventi autorevoli e la possibilità di scambi di opinione; una sezione dedicata alla mostra delle migliori pratiche di conservazione in atto nel mondo; una dedicata al voto dei membri IUCN. Tra i vari argomenti che il forum toccherà, ci sarà anche l’importanza del settore agricolo per la tutela della biodiversità, ma anche quella dei mari e degli oceani, veri polmoni del pianeta. Basti pensare che proprio Marsiglia ospita “il polmone del Mediterraneo”: la riserva marina delle Calanques, ricca fra le altre specie di posidonia, pianta acquatica che assorbe cinque volte più CO2 di quanto non faccia in proporzione la foresta amazzonica e sette volte più delle foreste europee.
Ma il capoluogo della Provenza, quest’anno capitale globale della biodiversità, non è stata scelta per questo evento solo per le sue riserve marine. Già dal 2008 sta adottando strategie mirate a raggiungere una piena e duratura sostenibilità ambientale, economica e sociale. In realtà è l’intera “PACA” (Provence Alpes Cote d’Azure), con un tasso pari al 75% di spazi naturali, a vantare diversi primati in questo senso: contiene quattro dei dieci parchi nazionali francesi, ben diciotto riserve naturali e sette parchi naturali regionali. Dalla Camargue alla Crau, passando per le Calanques e la Sainte-Victoire, nel Dipartimento delle Bocche del Rodano – che gestisce gran parte di queste riserve, la regione offre ai suoi abitanti e visitatori una (bio)diversità eccezionale.
Il prossimo Congresso IUCN si presenta insomma con tutte le caratteristiche di un evento epocale, che possa portare a un’effettiva svolta verso la sostenibilità. Le idee ci sono, le risorse anche, le tecnologie non mancano e l’unione delle forze fra attori anche molto diversi tra loro non è cosa impossibile. Perché se non si agisce ora, in quella che alcuni già definiscono la “nuova normalità” post-pandemica, poi potrebbe essere troppo tardi.
“Il Congresso mondiale della natura della IUCN arriva in un momento in cui dobbiamo trovare soluzioni per il clima e l’ambiente”, spiega Matthias Fiechter, fra i coordinatori dell’evento: “Il post-covid offre molte opportunità a livello di tutela della natura e della biodiversità, di conservazione ecc. Ma se questa fase viene gestita male, si potrà assistere a danni anche maggiori di quelli fatti finora.”
Per maggiori informazioni sull’evento e su tutte le realtà sopra menzionate, suggeriamo di contattare direttamente la Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia.