In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso, Aristotele
Il colore dell’amore è il verde. Tutti lo collegano al rosso e parrà quindi strana tale affermazione, perché meno nota, ma secondo la simbologia cromatica e quella dei chakra (i centri energetici), è il verde il colore dell’amore, simbolo della natura, intesa sia come vita in generale che come essenza del mondo interiore, simbolo della primavera, di rigenerazione e rinascita. In effetti l’esperienza d’amore è paragonabile alla rinascita della persona, alla fioritura primaverile, a una radicale trasformazione. Il quarto chakra associa questo colore al cuore: qui avviene la trasmutazione delle energie sessuali e narcisistiche in amore. Anche presso i Greci il verde era il colore dell’amore, tanto da essere consacrato ad Afrodite. Allora verde sia, in questa giornata dedicata all’amore!
Nel nome del verde, quest’anno, per San Valentino, ci possiamo unire al WWF, che invita tutti gli innamorati a “regalare un’adozione”. Un gesto d’amore per supportare le specie in via di estinzione. Quest’adozione può avvenire in varie forme, che prevedono un contributo diverso a seconda dei kit da acquistare. C’è il kit con peluche, che prevede un pupazzo raffigurante l’animale che si vuole salvare e che sarà inviato al destinatario nel giorno di San Valentino o c’è il kit digitale a impatto zero, che consiste in un certificato digitale di adozione con la possibilità di scaricare wallpaper e fotografie relative alla specie supportata. Ancora, c’è la possibilità del kit semplice, che prevede una scheda informativa sull’animale in questione, il certificato cartaceo di adozione e la lettera di Fulco Pratesi, presidente di WWF Italia. Scelte diverse, a portata di tutti.
Per le adozioni si potrà allora scegliere tra un lupo, un elefante, un orso polare, un panda, una giraffa, un leopardo delle nevi, una tartaruga, una balena. Ogni scelta ha la sua descrizione dettagliata della specie. La Balenottera Comune, ad esempio, popola abbondantemente i nostri mari, soprattutto nel Santuario Pelagos. Purtroppo però le balene sono minacciate da attività antropiche come l’eccessivo traffico navale, il bycatch, la caccia illegale. Per questo motivo, il WWF ha avviato un progetto per trasformare l’area dei cetacei, il Santuario Pelagos, nel Mediterraneo nord-occidentale (tra Italia, Francia e l’isola di Sardegna, e comprende la Corsica e l’Arcipelago Toscano), in un parco capace di proteggere questa specie. Adottando la balena si aiuterà anche questo progetto.
L’amore, in questo gesto “circolare” (per usare un termine di moda…), passerà dalla persona alla natura e agli animali, come tutti parte dello stesso mondo.